AREZZO – E’ stato siglato nei giorni scorsi ad Arezzo l’accordo tra Banca Etruria e Artigiancredito Toscano per ampliare l’offerta di accesso al credito a disposizione delle aziende orafe.
Con la convenzione si prevede un maggior ricorso, da parte delle imprese, alla forma tecnica del “mutuo in oro”, già da anni proposto da Banca Etruria, e da oggi garantito fino al 60% da Artigiancredito Toscano.
Le imprese del settore orafo possono, così, beneficiare di una maggiore garanzia ed avere a disposizione uno strumento finanziario a condizioni particolarmente vantaggiose che consenta alle imprese del settore l’acquisto di materie prime per lo sviluppo della propria attività.
Il “mutuo in oro”, infatti, si configura come un finanziamento analogo a quello tradizionale che consente, però, di indebitarsi con oneri riferiti direttamente alla quotazione dell’oro e non a quella finanziaria con un effetto sul costo favorevole per gli operatori .
Anche per il settore degli argentieri è accessibile il “mutuo in oro” per l’acquisto della materia prima.
“Questa convenzione – ha dichiarato il Direttore Generale di Banca Etruria, Luca Bronchi – nasce come ulteriore segnale di interesse e di impegno della nostra Banca per il futuro dell’economia toscana. Per le numerose imprese che compongono il comparto orafo si tratta, infatti, di un’opportunità rilevante per ampliare il proprio raggio di attività, per operare con maggiore sicurezza e per affrontare la sfida della competizione internazionale anche nell’attuale momento di crisi dei mercati.”
“Esprimiamo tutta la nostra soddisfazione – aggiunge il Presidente di Artigiancredito Toscano, Roberto Nunziatini – per il significativo accordo raggiunto con Banca Etruria fortemente radicata nel nostro territorio e vicina al mondo dell’imprenditoria; vorrei inoltre rendere merito al fattivo interessamento delle Associazioni di Impresa CNA e Confartigianato che, con Artigiancredito Toscano, hanno concertato con la Regione Toscana un intervento con il quale, quest’ultima, si assume gran parte del rischi tramite il Fondo di Controgaranzia gestito da Fidi Toscana, con una significativa e positiva ricaduta sulla riduzione dei costi del credito da parte delle imprese .”