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Nuovi ordini con l’oro dei cassetti

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Nuovi ordini con l’oro dei cassetti

“Una proposta interessante che in un momento difficile come l’attuale potrebbe mettere d’accordo tutti – produttori, commercianti e consumatori, il tutto nell’ottica di fare sistema e di collaborare per trovare soluzioni alla crisi del settore”
Così il Presidente della Federazione Orafi – Argentieri di CNA Arezzo, Moreno Carloni, commenta la proposta del Consigliere comunale e imprenditore orafo aretino Pilade Nofri di rimettere in circolo l’oro inutilizzato dalle famiglie per far ripartire i consumi di preziosi e di conseguenza alimentare tutta la filiera, dalla produzione fino alla vendita al dettaglio.
“Su questo fronte – spiega Carloni – già un passo avanti è stato compiuto con i mutui in oro garantiti, lo strumento nato dall’azione sinergica della Regione Toscana con le associazioni artigiane e i consorzi fidi. Quella di Nofri è una proposta che si inserisce nel quadro degli interventi da realizzare nel breve periodo per cercare di far fronte all’emergenza che da tempo vive il settore orafo aretino e ha sicuramente il pregio di stimolare la discussione e richiamare l’attenzione su un settore che deve essere a tutti i costi rilanciato.”
Secondo CNA la crisi del comparto primario dell’economia aretina è testimoniata dallo stato di massima allerta in cui operano le banche nei confronti delle aziende orafe e trova conferma nelle opinioni della gente e di chi un tempo traeva linfa vitale per la propria attività dallo sviluppo dell’oreficeria aretina, mentre oggi è costretto a registrare gli effetti negativi di un’inversione di tendenza.
“Mi riferisco all’edile, al ristoratore, al restauratore che scontano gli effetti della mancanza di quel polo di attrazione rappresentato fino a non molto tempo fa dal settore di punta dell’economia aretina – osserva il Presidente degli Orafi – Siamo di fronte a difficoltà ormai consolidate: calo delle esportazioni, difficile congiuntura interna dei consumi, pericolose fluttuazioni dei mercati internazionali, caduta delle vendite del prodotto italiano sul mercato americano, aumento del costo della materia prima.
CNA plaude al lavoro finora svolto dagli enti e dalle istituzioni aretine che si siano adoperate per interventi a sostegno del comparto, ma ad oggi mancano interventi per la filiera capaci di tradursi in vantaggi immediati e strumenti operativi subito spendibili per risollevare le sorti delle aziende aretine.
“Quella di Nofri non sarà la panacea di tutti i mali per un comparto strategico per Arezzo come quello orafo – conclude Moreno Carloni – ma è una proposta che vale la pena di analizzare e valutare con tutte le garanzie e le regolamentazioni del caso. A volte sono proprio le azioni più semplici a dimostrarsi le più incisive e capaci di ridare fiato ad un’economia in agonia. Ed il fatto che la proposta venga da un addetto ai lavori di grande esperienza deve indurci a riflettere e a fare il possibile per analizzare compiutamente gli sviluppi possibili”.