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Museo del Corso i capolavori della pittura fiamminga e olandese

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ROMA – La Fondazione Roma porta nella Capitale gli artisti del 'Secolo d'Oro' dei Paesi Bassi. Per la prima volta in Italia, infatti, al Museo del Corso sarà possibile ammirare una ricca selezione di opere appartenenti alla più importante collezione al mondo di dipinti fiamminghi e olandesi del XVII secolo, quella della Gemäldegalerie di Berlino. Nella mostra 'Da Rembrandt a Vermeer. Valori civili nella pittura fiamminga e olandese del '600', curata Bernd Lindemann, direttore della Gemäldegalerie di Berlino, verrà indagato lo sviluppo del genere degli interni domestici dedicati all'intimità familiare, testimonianza del rinnovato contesto sociale e dei valori civili dell'Olanda del Seicento.

La rassegna, che inaugurerà l'11 novembre e resterà aperta fino al 15 febbraio 2009, è organizzata dalla Fondazione Roma, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele "L'esposizione -ha sottolineato il professor Emanuele- nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Roma e la Gemäldegalerie, in seguito alla decisione della Fondazione di contribuire all'iniziativa di portare a Berlino la mostra di Sebastiano del Piombo presentata a Palazzo Venezia a Roma. Proprio dalla Gemäldegalerie, infatti, arrivano le opere che saranno esposte al Museo del Corso". Da una prospettiva storico-artistica, la mostra 'Da Rembrandt a Vermeer. Valori civili nella pittura fiamminga e olandese del '600', si preannuncia "come una delle più importanti -ha spiegato il professor Emanuele- organizzate dalla Fondazione Roma negli ultimi anni. L'obiettivo della rassegna è quello di offrire ai visitatori un nucleo fortemente rappresentativo di un genere poco visibile nei musei italiani e, perseguendo la filosofia della Fondazione, valorizzare l'arte come strumento di conoscenza e dialogo, capace di impostare un leale ed aperto confronto con le culture degli altri popoli'. Attraverso i 55 capolavori esposti a Roma, i visitatori avranno l'opportunità di conoscere l'arte e la cultura delle Fiandre e dell'Olanda durante il loro 'Secolo d'Oro'.

Il percorso espositivo evidenziaerà l'alto grado di sviluppo raggiunto dalla cultura pittorica dell'arte olandese in un periodo storico caratterizzato da cambiamenti significativi a livello culturale, politico, economico e religioso. Allo stesso tempo chiarirà quanto radicate e profonde fossero, negli stessi anni, le differenze tra l'Italia e i Paesi Bassi per quanto riguarda l'estetica e la realtà sociale, pur esistendo dei parallelismi dovuti all'influenza che l'arte italiana ebbe in artisti come Rubens o Van Dyck. Tra le opere che 'illumineranno' le sale del Museo del Corso, alcuni capolavori assoluti come Il cambiavalute e il ritratto di Hendrickje Stoffels di Rembrandt; La sacra famiglia di Aert de Gelder; Ragazzo che canta, con flauto di Frans Hals e L'ammonimento paterno di Gerard ter Borch. E poi ancora la Ragazza col filo di perle di Jan Vermeer (nella foto), capolavoro assoluto di un artista unico, che ha prodotto solo 36 opere; La Madre e La pesatrice d'oro, mirabili tele di Pieter de Hooch, insieme a Vermeer il più rappresentativo artista di interni; Paesaggio con l'impiccato di Rubens; Tommaso di Carignano Principe di Savoia e Ritratto di gentildonna genovese di Anton van Dyck, discepolo preferito di Rubens e pittore amato e ricercato dalle grandi famiglie notabili di tutta Europa. Il catalogo della mostra è a cura di Federico Motta Editore.

Articlolo scritto da: Adnkronos