ROMA – Non era mai accaduto, nei 22 anni di storia della Fiera internazionale del libro di Guadalajara che un Paese non ispanico e non americano fosse invitato come ospite d'onore. E l'emozione della prima volta è toccata all'Italia.

Dal 29 novembre al 7 dicembre, il nostro Paese sarà in Messico come ospite principale e potrà contare su una corposa partecipazione. Grazie alla volontà dei ministeri degli Affari esteri, dei Beni e le Attività culturali, dello Sviluppo economico, dell'Ice e dell'Associazione italiana editori, saranno ben 60 le case editrici, oltre 120 gli scrittori e gli accademici e più di 60 gli eventi culturali, artistici, musicali con cui l'Italia prenderà parte a quella che è considerata la manifestazione culturale più importante dell'America Latina.

Una vetrina eccezionale per il Bel Paese che, sottolinea il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti, ''deve usare la cultura come strumento di politica estera, perché è quello nel quale il nostro Paese ha forza, tradizione e presenza attuale''. E proprio il Sud America ha un ruolo particolarmente importante per la diplomazia del nostro Paese. ''E' una priorità della politica estera italiana da lungo tempo'' ha detto Scotti e ''la nostra presenza a Guadalajara si inserisce all'interno di questa strategia di politica estera''.

E a guardare l'incursione culturale italiana in Messico come ''una grande occasione'' è anche il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Maria Giro, secondo il quale ''il mercato latino americano è al centro delle nostre future strategie, lo è stato in passato e lo dovrà essere maggiormente in futuro''.

Oltre all'editoria, all'arte, al teatro, al cinema e alla cultura in generale, l'Italia presenterà anche un'ampia panoramica della propria produzione musicale, dalla musica classica al pop, dal rock alle più tradizionali melodie della canzone napoletana. E ovviamente non poteva mancare Renzo Arbore che, con la sua 'Orchestra Italiana', inaugurerà la Fiera .

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign