NUOVA DELHI – Un'ondata di violenze contro i cristiani sta scuotendo lo Stato indiano dell'Orissa. Una suora cattolica sarebbe stata bruciata viva da gruppi di fondamentalisti indù che hanno assalito l'orfanotrofio di cui era responsabile, nel distretto di Bargarh. Ne dà notizia l'agenzia di stampa del Pontificio istituto missioni estere Asianews. Padre Ajay Singh, della diocesi di Bubaneshwar – informa l'agenzia – non ha però conferme, ma solo alcune notizie frammentarie.
E' invece certo che una suora del Centro sociale di Bubaneshwar è stata stuprata da gruppi di estremisti indù prima di dar fuoco a tutto l'edificio.
La lista delle violenze contro i cristiani non finisce qui. Fonti di AsiaNews affermano che un sacerdote è stato ferito e altri due sono stati rapiti.
Da due giorni lo stato dell'Orissa (nordest dell'India) è scosso da violenze. Al grido ''Uccidete i cristiani e distruggete le loro istituzioni!'', migliaia di indù legati al gruppo militante Vhp (Vishwa Hindu Parishad) hanno attaccato chiese, conventi, parrocchie. La nuova escalation di distruzioni è iniziata dopo l'uccisione del leader radicale indù Swami Laxanananda avvenuta il 23 agosto, di cui sono stati accusati i cristiani. Accuse per altro smentite seccamente dalle autorità ecclesiastiche. ''Noi cristiani – ha detto mons. Raphael Cheenath, verbita, arcivescovo di Cuttack-Bubaneshwar (Orissa) ad Asianews – rifiutiamo la violenza e condanniamo ogni atto di violenza e terrorismo''.
La zona è quella del distretto di Kandhamal, diocesi di Cuttack-Bubaneshwar, dove nel dicembre scorso sono avvenute altre violenze contro i cristiani erano state uccise 3 persone e bruciate 13 chiese.