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India, 80 morti in attentati a Mumbai

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MUMBAI – Strage nel cuore finanziario e turistico dell'India. Almeno 78 persone sono rimaste uccise e oltre 200 ferite a Mumbai, secondo il primo bilancio ufficiale delle vittime diffuso con gli attacchi ancora in corso. La citta' e' ostaggio da oltre tre ore di diversi commando di terroristi che in nove diversi siti in punti anche distanti della citta' hanno aperto il fuoco e gettato bombe.

Negli alberghi a cinque stelle Taj e Oberoi nella zona della Gateway of India, l'arco sull'Oceano diventato il simbolo della citta' che avrebbe dovuto celebrare l'impero britannico e ne segno' invece la fine, alle due di notte (ora locale) i terroristi sono ancora in azione, e avrebbero preso in ostaggio un numero imprecisato di persone. Quindici al Taj, secondo un testimone. In uno di questi alberghi – all'Oberoi – si trova anche una donna italiana con la figlia di sei mesi, ma altri italiani si trovano anche al Taj: in totale sarebbero circa i 200 connazionali coinvolti. Una prima rivendicazione e' arrivata per email a diversi media indiani e a firmarla e' la sigla finora sconosciuta dei ''Deccan Mujahiddin''.

Il capo delle squadre anti terrorismo della citta' di Mumbai e' rimasto ucciso in una delle sparatorie che le forze dell'ordine hanno ingaggiato in diversi punti della citta' con i terroristi. Marina ed esercito sono stati messi in stato di allerta e 265 uomini delle forze speciali delle forze armate indiane sono stati inviati a Mubai. Anche il Marriott Hotel e' stato teatro di una sparatoria, cosi' come il Cafe' Leopold. Si tratta di punti frequentati dai turisti occidentali che sempre piu' numerosi affollano Mumbai, sul traino di uomini d'affari e imprenditori. In un primo momento le autorita' avevano attribuito gli eventi a un regolamento di conti tra gang della criminalita', un'ipotesi accantonata di fronte all'evidenza della matrice terroristica degli attacchi. Presa di mira dai terroristi anche l'ex Victoria Station (ora Chhatrapati Shivaji) che alle 10.33 di sera (ora locale), quando sono iniziati gli spari, era ancora affollata dai pendolari che ogni giorno si riversano per lavorare nel centro della citta' dalla sterminata periferia.

Solo qui dieci persone sono rimaste uccise, e oltre altre trenta ferite. Altri tre morti, dipendenti dell'hotel, all'albergo Taj, secondo stime ancora provvisorie diffuse dalla polizia. E altre tre persone sono state uccise nell'esplosione di una bomba contro un taxi nella strada che costeggia il molo di Mazegaon. La lobby dell'Hotel Oberoi e' stata invasa dalle fiamme. Nel quartiere di Colaba, l'isola piu' a sud di Mumbai, una pompa di benzina e' stata fatta esplodere. Vicino al cinema Metro i terroristi sono riusciti a impossessarsi di una jeep della polizia. Spari sono stati registrati anche nei pressi del Parlamento dello stato del Maharasthra. Il ''chief minister'' dello stato, Vilasrao Deshmukh, ha interrotto una visita nel Kerala per precipitarsi a Mumbai dove la situazione, ha detto, ''e' molto grave''. Il Premier indiano, Manmohan Singh ha condannato gli attentati, assicurando al governo del Maharashtra tutta l'assistenza necessaria. Dalla leadership politica indiana, a tre ore dall'inizio degli attentati, nessun'altra reazione.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign