
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna ha tra le sue finalità costitutive l’applicazione di metodi di gestione o di restauro che favoriscano l’integrazione tra uomo e ambiente protetto attraverso la salvaguardia dei valori antropologici, di quelli storici e delle attività tradizionali connesse all’agricoltura e all’allevamento.
L’area protetta può valorizzare le persone che la abitano, ne traggono gli strumenti per il proprio sostentamento e ne continuano le tradizioni, facendole diventare strumento attivo di protezione dell'ambiente, attraverso le loro attività tradizionali sostenibili.
In ambienti di elevatissima boscosità, come quelli del Parco, le attività agrosilvopastorali svolgono un’azione importante di conservazione di specie e habitat di prateria, la cui difesa contribuisce a mantenere un adeguato livello qualitativo del territorio e degli ecosistemi.
Il programma di interventi prevede in primis misure per valorizzare il pascolo bovino estensivo e quello ovino di razze tradizionali al fine di favorire il mantenimento di vaste aree a prateria, che a causa dell'abbandono sono in rapidissima diminuzione nell'area del Parco.
Oltre a questi provvedimenti di sostegno al recupero e valorizzazione delle aree vocate al pascolo, sono previsti capitoli di intervento a favore del miglioramento delle condizioni zootecniche (punti di abbeverata e strutture di gestione del bestiame allevato, etc.).
Il programma agisce anche col fine di incrementare il valore aggiunto delle produzioni attraverso il sostegno di filiere e la loro promozione. Ci si è attivati per un contributo al progetto dei “Macelli comunicanti”, per la partecipazione ad eventi promozionali del settore e per lo sviluppo di un progetto legato alla creazione e alla gestione di un marchio di riconoscimento del Parco.
Per ciò che concerne la riduzione degli impatti selvicolturali, è stato emesso un bando per la valorizzazione dell’esbosco con animali da soma mediante un contributo per l’acquisto di animali, attrezzature e dotazioni funzionali alla gestione degli animali.
Al fine della salvaguardia dei genomi di alberi da frutto di antiche cultivar e del loro mantenimento in situ sono state finanziate azioni promozionali che si concretizzeranno anche con la realizzazione di pannelli e materiale divulgativo.
Inoltre si è conclusa ad ottobre – in collaborazione con la Comunità montana del Casentino – una campagna di cessione gratuita di piante di antiche cultivar rivolte alle aziende operanti all’interno del Parco.
Un insieme di azioni tese dunque a valorizzare quelle attività agropastorali che, oltre a fornire produzioni tipiche e di qualità, costituiscono esse stesse veri e propri strumenti di conservazione della natura.
Per ogni chiarimento su queste misure ci si può rivolgere al Servizio Pianificazione e Gestione delle Risorse del Parco Nazionale, direttamente o tramite e-mail: [email protected].
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