SPA-FRANCORCHAMPS – E alla fine vince Felipe Massa. Dopo sorpassi, pioggia e polemiche, il Gp del Belgio sorride alla Ferrari, con i giudici di gara che puniscono Lewis Hamiltonper le sue manovre in pista e modificano l'esito 13° appuntamento del Mondiale di Formula 1
Il primo a passare sotto la bandiera a scacchi è il pilota inglese della McLaren-Mercedes, ma per lui la festa dura meno di 3 ore. Tanto impiegano infatti i commissari a giudicare fuorilegge le manovre compiute dal leader iridato nelle fasi conclusive della gara: il pupillo di Ron Dennis, all'inseguimento della Ferrari di Kimi Raikkonen, in 3 giri fa di tutto. Sbaglia, rischia di finire fuori, taglia una chicane, resiste e alla fine vince. O almeno, crede di vincere. Quando viene pubblicato l'ordine d'arrivo definitivo, dopo l'inchiesta, si assiste ad una rivoluzione. Hamilton si ritrova con una penalizzazione di 25 secondie retrocesso al terzo posto. Massa vince il Gp e il tedesco Nick Heidfeld porta la Bmw sul secondo gradino del podio.
Cambia radicalmente anche la classifica iridata. Il pilota della McLaren sale a 76 punti e ora ha solo 2 lunghezze di vantaggio su Massa. A mani vuote resta solo Raikkonen, inchiodato a quota 57. Con 5 gare ancora in calendario, il campione del mondo è ormai fuori dalla lotta per il titolo. Peccato, perché il re abdica in una giornata 'quasi' da incorniciare. Perfetto per 42 dei 44 giri, il campione del mondo finisce k.o a due giri dalla fine, quando il meteo decide di rimescolare le carte.
Il pilota di Espoo regala comunque lampi di classe: Da incorniciare, in particolare, i primi 2 giri. Al via dalla seconda fila, Raikkonen scavalca Massa.Al termine del primo giro, il nordico approfitta dell'errore di Lewis Hamilton. L'inglese, dopo aver difeso la pole position al semaforo verde, incappa in un testa-coda sull'asfalto ancora umido per la pioggia caduta in mattinata. Raikkonen si avvicina, attacca e passa. Il Gp si trasforma in un duello al quale Massa si limita ad assistere da lontano: il brasiliano scivola a 5'' dalla coppia di testa in poco più di 5 giri. Tra l'undicesima e la dodicesima tornata, i primi due della fila archiviano il pit-stop inaugurale. Raikkonen si rituffa in gara con pista libera, mentre Hamilton si ritrova nel traffico. Risultato: dopo 15 giri, la Ferrari numero 1 ha quasi 6 secondi di margine. Il gap diminuisce progressivamente ma le gerarchie non mutano nemmeno dopo la seconda sosta, programmata per entrambi al 25° giro. Il mosaico si ricompone nel corso del 28° passaggio, quando rientra ai box anche Massa.
Il paulista resta inchiodato al terzo posto anche nell'ultima fase della corsa, quando qualche goccia di pioggia fa capolino a 8 giri dalla bandiera a scacchi. Quando ne mancano 3, tra Raikkonen e Hamilton ci sono solo pochi metri. L'inglese fa le prove con un sorpasso all'esterno, viziato dal taglio della chicane. La McLaren-Mercedes lascia passare la Ferrari, come prevede il regolamento, prima del nuovo attacco immediato. La manovra, regolare secondo i commissari nonostante le proteste di Maranello, si conclude con un sorpasso all'interno. Tutto finito? Macchè. La freccia d'argento si gira sulla pista sempre più bagnata, ma la gioia ai box della Ferrari dura pochi secondi. Anche la F2008 è una trottola che, però, finisce la sua corsa contro un muro: macchina a pezzi, proprio come le ambizioni iridate del driver.
Vince Hamilton. Anzi, no. Vince Massa e il Mondiale è apertissimo: a Monza, tra una settimana, la prossima puntata.