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Gaza, appello della Ue per un ‘immediato cessate il fuoco’

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ROMA – La massiccia offensiva israeliana nella Striscia di Gaza scuote la comunità internazionale che chiede, quasi all'unanimità, di mettere fine a tutte le operazioni militari e armate. In particolare è l'Europa a esprimere profonda preoccupazione. L'alto rappresentante per la Politica estera dell'Unione Europea, Javier Solana, ha lanciato un appello per un "cessate il fuoco immediato", chiedendo "a tutti di mostrare la più grande moderazione e di fare il possibile per rinnovare la tregua".

Anche il presidente francese Nicolas Sarkozy ha chiesto la "cessazione immediata" delle violenze in Israele e a Gaza, "dei lanci di missili su Israele, così come dei bombardamenti israeliani su Gaza". 'Il presidente francese' si legge in un comunicato dell'Eliseo – condanna le provocazioni irresponsabili che hanno portato a questa situazione così come l'uso sproporzionato della forza". Sarkozy "deplora le importanti perdite civili ed esprime le sue condoglianze alle vittime innocenti e alle loro famiglie" e "ricorda che non esiste una soluzione militare a Gaza e chiede l'instaurazione di una tregua durevole". Dall'Italia il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi auspica l'immediato cessate il fuoco e richiama l'assoluta necessità del dialogo tra il governo israeliano e le autorità palestinesi. Confermando la linea europea, il premier chiede di cessare subito i lanci di razzi su Israele così come i bombardamenti sulla Striscia di Gaza. 'Solo attraverso il dialogo, e non certo con le provocazioni e il ricorso alle armi, potrà essere trovata una soluzione stabile e duratura al conflitto in atto'.

Ma dall'Onu giunge una severa condanna per l'intervento armato israeliano. Il segretario generale Ban Ki-moon, 'pur riconoscendo le preoccupazioni di Israele per il proseguire degli attacchi con missili da Gaza' ha ribadito "l'obbligo dello stato ebraico al rispetto della legge umanitaria internazionale e dei diritti umani" e ha condannato "l'eccessivo uso della forza che ha portato all'uccisione e al ferimento di civili'.

In difesa di Israele si schiera ancora una volta il suo alleato 'forte', gli Usa, che chiedono però allo stato ebraico di evitare vittime civili. Per il portavoce della Casa Bianca, Gordon Johndroe, "i ripetuti lanci di razzi da parte di Hamas contro Israele devono cessare perché la violenza finisca. Hamas deve porre fine alle sue attività terroristiche se vuole giocare un ruolo nel futuro del popolo palestinese".

Critiche all'offensiva israeliana arrivano invece dal Vaticano, il cui portavoce padre Federico Lombardi si dice 'impressionato per l'attacco aereo e per il numero delle vittime, che cresceranno ancora'. 'Certamente sarà un colpo durissimo per Hamas – aggiunge – Allo stesso tempo le vittime innocenti non mancheranno, anzi saranno numerose; l'odio crescerà ancora e le speranze di pace torneranno ad allontanarsi'. Per padre Lombardi, 'Hamas è prigioniero di una logica di odio e Israele di una logica di fiducia nella forza come migliore risposta all'odio'.

Una dura reazione ai raid israeliani arriva infine dalla Lega Araba, che ha chiesto alle Nazioni Unite "di adottare misure immediate per la cessazione di questo scatenamento della violenza israeliana e di creare meccanismi per la protezione del popolo palestinese dai crimini e dal terrorismo dello stato ebraico. Leader e ministri di molti stati arabi si incontreranno oggi al Cairo per discutere della situazione a Gaza.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign