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Fonti energetiche per la montagna tra passato e presente

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Fonti energetiche per la montagna tra passato e presente

AREZZO – La Comunità Montana del Casentino, nell’ambito della manifestazione Amico Museo 2008, organizza per i prossimi 16 e 17 maggio un confronto- riflessione sulle fonti energetiche della montagna tra passato e presente, due giorni di approfondimenti culturali, didattici e visite guidate.
Il 17 maggio dal basso Casentino la manifestazione si sposterà nelle montagne di Cetica presso la struttura del Museo del Carbonaio: alle ore 10.00 partirà una visita guidata interattiva rivolta alle scuole; alle 16.30 si terrà la tavola rotonda “Quali fonti energetiche per la montagna?”, alla quale seguirà la visita all'impianto di teleriscaldamento di Cetica funzionante con legno cippato ricavato da scarti, una delle prime esperienze attive in Toscana; alle ore 19.00 il tutto si concluderà con la cena itinerante “La transumanza dei sapori” accompagnata dalle note musicali della tradizione popolare.
A Cetica grazie a Comunità Montana, GAL, Comune e Provincia, è stato realizzato e messo in funzione dal novembre 2007 un impianto costituito da una centrale termica alimentata a scagliette di legno dette cippato e una rete di distribuzione calore lunga quasi 500 metri che fornisce calore e acqua sanitaria alla chiesa, la canonica, alla sede pro-loco, agli spogliatoi del campetto di calcio e ad alcune abitazioni. Ad un anno circa dall’attivazione del progetto, il convegno servirà per rendere noti i risultati che appaiono assolutamente positivi per quanto concerne il funzionamento, ma mettono in evidenza un consumo di energia che è apparso inadeguato al servizio offerto: 1600 quintali di cippato all’anno per un consumo di energia elettrica pari a 40mila kw. L’impianto di natura sperimentale di Cetica, primo a livello regionale, sarà quindi oggetto di un progetto ulteriore di adeguamento per la circolazione forzata dell’acqua che permetterà di rendere proporzionale i consumi elettrici alle richieste istantanee di calore. Allo studio anche la possibilità di implementare l’impianto con pannelli per lo sfruttamento di energia solare.
Il teleriscaldamento di Cetica rimane un esempio di buone pratiche per la tutela dell’ambiente, in quanto utlizza scarti di lavorazione o legno considerato “di scarto” che il mercato attuale non ritira.