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Due giorni dedicati alla caccia di selezione

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Due giorni dedicati alla caccia di selezione

AREZZO – La caccia di selezione e la gestione degli ungulati hanno ad Arezzo uno degli esempi di maggiore efficienza in Italia, come dimostrato da premi e riconoscimenti ottenuti anche a livello internazionale. Per questo la città ospita, su iniziativa della Provincia e delle associazioni nazionali Urca e Ucza, un convegno sui temi della caccia di selezione, in programma sabato 11 ottobre al Centro Affari e Convegni di Arezzo. "Quest’anno – spiega l’Assessore provinciale alla caccia Roberto Vasai – la gestione selettiva del capriolo in provincia di Arezzo taglia l’importante traguardo di 20 anni di cammino. A questo ‘compleanno’ si aggiungono poi quelli ugualmente importanti di 10 di gestione del cervo nel comprensorio delle Foreste Casentinesi e Alto Tevere e di 10 anni di attività della stazione di recupero ungulati feriti attivata dall’Urca provinciale. La quantità e qualità di esperienze accumulate consentono di affermare che in questo arco di tempo si è venuta consolidando nell’Appennino una tradizione di gestione degli ungulati, radicata nella più antica esperienza alpina, ma anche caratterizzata da propri elementi di originalità. Da alcuni anni Alpi e Appennini hanno infatti cominciato a parlarsi, in uno spirito di libero confronto, per cercare di individuare denominatori tecnici comuni e costruire sinergie per un miglioramento della caccia di selezione in Italia". Le associazioni nazionali di settore hanno partecipato attivamente a questo processo, organizzando nel 2006 un primo convegno nazionale sulla gestione del capriolo. Oggi propongono agli operatori della gestione selettiva ed a tutti gli interessati una seconda occasione di confronto mirata sulle tecniche di censimento del capriolo. Il titolo "Censire il capriolo: missione impossibile?", volutamente provocatorio, vuole riaffermare da un lato l’importanza del monitoraggio delle popolazioni come base di ogni gestione sostenibile degli ungulati, dall’altro fare il punto sullo stato della ricerca applicata alla gestione e su alcune esperienze concrete emerse nel panorama nazionale. A questo importante convegno segue, domenica 12 ottobre, la quinta "Festa del cacciatore di selezione", organizzata dall’Urca e dalla Provincia di Arezzo con la partecipazione dell’Università degli studi di Sassari, del Centro Studi Casa Stabbi-Alpe di Catenaia e del Conseil International de la Chasse ed il patrocinio dell’ Atc Arezzo 3. "E’ prima di tutto una festa di tutti coloro che hanno contribuito a costruire, con passione e tenacia, questa realtà che ha ricevuto un importante riconoscimento internazionale da parte del Conseil International de la Chasse, ma anche un’occasione di verifica e di individuazione di nuovi obiettivi – afferma ancora l’Assessore Vasai. Il tutto da fare insieme, con il mondo della ricerca, con le altre associazioni e, speriamo, anche con la cittadinanza interessata alla conservazione della fauna. Lavorare in rete, pubblico e privato insieme secondo il principio della sussidiarietà, non un sogno ma una realtà", conclude Vasai. Tutto il lavoro compiuto sarà documentato nella mostra-esposizione della gestione e ricerca dei cervidi e bovidi in Provincia di Arezzo che farà da sfondo alle due manifestazioni con orario di apertura dalle ore 9,00 alle ore 18,00.