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Contratti artigiani, ultimi rounf

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Contratti artigiani, ultimi rounf

AREZZO – Rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle imprese artigiane del settore pulitintolavanderia. Al termine di una trattativa estremamente articolata e complessa, le parti hanno convenuto una normativa sull'apprendistato professionalizzante che riconosce appieno il ruolo e la funzione dell'impresa artigiana nella trasmissione di saperi, e competenze.

La nuova normativa sostiene l'apprendistato nell'artigianato come strumento unico e speciale di elevato valore sociale, gli attribuisce rilevanza strategica per garantire buona e stabile occupazione e determina la retribuzione dell'apprendista in base a una progressione direttamente collegata all'anzianità di servizio. Secondo il nuovo contratto, sul tema dell'organizzazione aziendale; sarà possibile prevedere un'articolazione dell'orario di lavoro su base multiperiodale da definire in sede di contrattazione collettiva regionale. In quanto alla flessibilità, l'argomento è stato invece affrontato regolamentando la durata massima dell'orario di lavoro come media in un periodo di 12 mesi, il massimo consentito dalla legge.

Il numero dei dipendenti che sarà possibile assumere con contratto a termine, così come le casistiche, viene poi aumentato rispetto alla precedente normativa contrattuale e il ricorso a tale istituto viene reso disponibile anche per le aziende prive di dipendenti. Con decorrenza 1° dicembre 2008, ancora, è riconosciuta l'integrazione al 100% della retribuzione per il periodo di astensione obbligatoria per maternità. Sul fronte economico i salari verranno incrementati di 99,98 euro per le pulitintolavanderie e verrà corrisposto a titolo di una tantum un importo di 500 euro.

L'accordo prevede inoltre la costituzione di un osservatorio quale strumento di innovazione e qualificazione delle relazioni industriali. «L'intesa raggiunta è da considerarsi estremamente positiva», commenta Rossella Sorini, presidente delle imprese di tintolavanderia della CNA Arezzo, «per cominciare, infatti, viene valorizzato il prezioso strumento dell'apprendistato. In particolare però», aggiunge, «ci preme sottolineare l'importanza di un utilizzo della flessibilità più vicina alle imprese grazie alla valorizzazione della contrattazione di secondo livello. Per la prima volta, infine conclude Sorini, «le imprese di tintolavanderia sono incluse nella filiera del tessile-abbigliamento, un buon viatico, questo, per un unico contratto del sistema moda».