AREZZO – “Il Governo nazionale non è andato oltre un disegno di legge. Quello regionale, anche su sollecita-zione della nostra e di altre associazioni, ha deciso di costituire il fondo per la non autosufficienza, dando così avvio alla fase pilota del progetto per l’assistenza continuativa alla persona non autosuf-ficiente”. Cna Pensionati valuta quindi positivamente la recente decisione della Regione Toscana, considerando che il Fondo potrà offrire risposte ad una serie di emergenze che la stessa Cna ha in-dicato e cioè il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata diretta, gli interventi a sostegno delle famiglie, la regolarizzazione del lavoro delle badanti, il potenziamento dei ricoveri temporanei in Rsa e, contemporaneamente, l’abbattimento dei tempi di attesa, il potenziamento dei ricoveri temporanei nei centri diurni, l’estensione dei ricoveri nei Centri Diurni terapeutico-riabilitativi
“Fondamentale – ricorda Cna Pensionati – è la definizione di assistenza continuativa alla persona che non significa solo “senza interruzioni e per tutto il tempo necessario”, ma anche continuità tra assistenza sanitaria e sociale (integrazione sociosanitaria); continuità tra dismissione ospedaliera e presa in carico da parte dei servizi territoriali (siano essi ricoveri residenziali, semiresidenziali, assi-stenza domiciliare, affidamento alle cure della famiglia); continuità tra queste diverse forme di in-tervento, tra le diverse professioni sanitarie e sociali”
Cna Pensionati esprime quindi grande soddisfazione nel veder avvicinarsi un obiettivo al quale ha dedicato particolare attenzione e promosso varie iniziative a sostegno di un problema che vede coin-volte e in grande disagio tantissime famiglie. Si parla già di 40mila casi accertati in Toscana con la previsione che raddoppieranno nei prossimi 5 anni.