Home Cronaca Chimet: il Wwf replica alle dichiarazioni del Comune di Civitella

Chimet: il Wwf replica alle dichiarazioni del Comune di Civitella

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AREZZO – «Abbiamo letto le dichiarazioni del Comune di Civitella in Val di Chiana che puntualizza, in merito al ricorso presentato dal WWF contro la Provincia per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale alla Chimet, quali sono le azioni intraprese dal Comune in merito agli adempimenti previsti dal Regio Decreto n.1265 del 1934, ossia l’invio del parere obbligatorio da parte del Sindaco in qualità di Ufficiale Sanitario.

È necessario precisare che gli adempimenti a cui ci riferiamo nel ricorso, dovevano essere adottati preventivamente al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, invece, come lo stesso Comune conferma, sono in corso tuttora gli accertamenti.

È lo stesso decreto legislativo il n. 59 del 2005, richiamato anche dal Comune a ribadirlo chiaramente all’art. 5 comma 11: “Nell'ambito della conferenza dei servizi di cui al comma 10 sono acquisite le prescrizioni del sindaco di cui agli articoli 216 e 217 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265. In presenza di circostanze intervenute successivamente al rilascio dell'autorizzazione di cui al presente decreto, il sindaco, qualora lo ritenga necessario nell'interesse della salute pubblica, chiede all'autorità competente di verificare la necessità di riesaminare l'autorizzazione rilasciata, ai sensi dell'articolo 9, comma 4.”

La norma ritiene l’acquisizione delle prescrizioni del Sindaco preventiva all’approvazione del provvedimento. Solo in caso di circostanze intervenute successivamente al rilascio il Sindaco può ritornare sulle prescrizioni rilasciate e chiedere il riesame del provvedimento. Invece, come riportato nella nota del Comune, i rappresentanti nella conferenza dei servizi si sono limitati a ribadire che “sono in corso accertamenti”; da qui nasce una delle motivazioni evidenziate nel ricorso presentato dal WWF.
In pratica, si è rilasciata un’autorizzazione, senza che tutti gli adempimenti siano conclusi, riservandosi l’Ente erogante, ossia la Provincia di prenderli in esame successivamente.

Questo significa, che qualora gli accertamenti comunali conducessero al riscontro di situazioni non conformi, si dovrebbe rimettere mano al provvedimento, riaprendo la conferenza dei servizi ecc. Con buona pace di chi parla di non sprecare risorse e si scandalizza se l’Autorità Giudiziaria per accertare eventuali reati utilizza i migliori mezzi a disposizione.»

Articlolo scritto da: Sezione Wwf Arezzo – Donato Marmorini