
FIRENZE (Castelfiorentino) – Ilaria Malanchi, castellana doc, ha ricevuto il 6 ottobre, a Ginevra, un importante premio per meriti scientifici. La giovane italiana, laureata all’Università di Siena in scienze biologiche, si è trasferita all’estero per proseguire gli studi, prima in Germania, poi in Francia e infine in Svizzera. E’ proprio nel centro di ricerca sui tumori nazionale dell’Università federale svizzera, dove attualmente lavora come scienziato, che ha potuto condurre negli ultimi quattro anni un’importante ricerca sulle cellule staminali tumorali. Il valore della sua ricerca ha meritato una pubblicazione su “Nature”, la rivista scientifica più illustre a livello internazionale e i risultati raggiunti hanno contribuito a renderla nota nella comunità scientifica internazionale. Da ciò giunge l’ambito riconoscimento di Ginevra, un premio interdisciplinare assegnato a quattro giovani rappresentanti dell’Università Federale svizzera che si sono distinti in campo internazionale nei settori scientifico, tecnico o economico, che le è stato consegnato dal premio Nobel per l’economia Joseph Stinglitz.
Il Sindaco, Laura Cantini, appresa la notizia da amici della giovane castellana, si è personalmente congratulata e ha invitato Ilaria per una cerimonia ufficiale, quando rientrerà in Italia. Un rientro per stare un po’ con la famiglia, la cui lontananza è l’unico cruccio per la scienziata, tra le mille soddisfazioni che la sua ricerca le sta dando.
“La notizia di questo importante riconoscimento mi ha riempito di gioia e mi ha dato forti emozioni. Ho pensato ai genitori di Ilaria, che conosco, ai sacrifici che hanno fatto, alla generosità che hanno dimostrato nel sostenere la loro unica figlia in questo cammino così arduo, ma così esaltante e per tutti necessario, rappresentato dalla ricerca scientifica”. “Desidero comunque manifestare in questo momento di festa, conoscendo anche il pensiero di Ilaria, – prosegue il Sindaco Cantini -, il rammarico che provo come italiana, nel sapere che le nostre risorse migliori, le menti più brillanti, il nostro futuro, non riescono a trovare sbocchi nel nostro, nel loro, Paese. Avrei voluto che questo premio le fosse consegnato da un’università italiana! Invece i nostri giovani sono sempre più indotti a cogliere le opportunità offerte all’estero da paesi più lungimiranti, con maggior sensibilità verso la cultura scientifica e maggior apertura all’innovazione tecnologica. E quel che è ancora più grave, i ricercatori eccellenti trovano altrettante difficoltà a rientrare, nonostante le affermazioni e i successi raggiunti e un bagaglio di esperienze ai massimi livelli”.”Immagino un’Italia nuova, dove merito e capacità siano i principali criteri di selezione – conclude il Sindaco -, vorrei poter dare ai giovani ricercatori una speranza concreta, ma la direzione presa dal governo di tagliare i già pur esigui finanziamenti destinati alla ricerca scientifica nel nostro paese mi fanno temere che non siano ancora maturi i tempi”.