ROMA – "La cultura è un fattore fondamentale per lo sviluppo di Paesi come il nostro. L'Italia ha un capitale naturale, artistico, storico, paesaggistico, di creatività e di cultura tale da rappresentare la molla più efficace per lo sviluppo economico del Paese. L'unicità del nostro patrimonio può permettere all'Italia di rappresentare un modello di sviluppo economico sostenibile nuovo". Così Sandro Bondi (nella foto), ministro per i Beni e le attività culturali, ha sottolineato il nesso inscindibile che lega il bagaglio culturale, artistico e storico dell'Italia alla promozione dell'economia del Paese, oggi a Roma presso l'Ara Pacis nell'ambito del convegno promosso dai Cavalieri del Lavoro dal titolo 'La cultura e il Made in Italy'.
Tra gli esempi di industriali italiani che hanno da sempre legato impresa e cultura emerge con forza la figura di Adriano Olivetti la cui lezione "rappresenta – ha aggiunto il ministro – un modello da seguire. E' stato un grande imprenditore che ha saputo comprendere prima di altri il valore della cultura e il ruolo dell'imprenditore che ha anche una responsabilità sociale". Problematica appare anche la gestione dei finanziamenti in cultura che, rispetto al passato, va razionalizzata in un'ottica funzionale.
"Negli anni le classi politiche hanno sottovalutato il valore della cultura. Le poche risorse a disposizione – ha proseguito il ministro Bondi – le spendiamo male con finanziamenti a pioggia, senza progetti qualificati o non riusciamo a spenderle. Ho intenzione di investire tutte le risorse a disposizione nel sistema dei musei e delle aree archeologiche, siti che vanno messi in sicurezza, illuminati, promossi sul piano della comunicazione. Sul versante dei teatri italiani ritengo che gli enti locali, gestori delle Fondazioni a capo degli stabili, debbano concorrere economicamente, integrando i finanziamenti statali, al mantenimento degli stessi".
Articlolo scritto da: Adnkronos