AREZZO – “Tornerà all’antico splendore”. Giuseppe Fanfani non nasconde la soddisfazione per la prossima riapertura del teatro Petrarca. “Ha rappresentato una parte importante della storia e delle intelligenze della città di Arezzo. Ed il sipario si alzerà non solo in sala ma sull’intera piazza San Francesco che è destinata a confermarsi un vero e proprio gioiello della città: il teatro, la chiesa, gli affreschi di Piero e, altra importante novità, la riapertura del Caffè dei Costanti. Una serie di eventi, e mi riferisco al restauro della Leggenda della Vera Croce ed al Caffè, per il quale la città deve rendere il dovuto riconoscimento alla sensibilità, culturale e civica, di Banca Etruria. Del suo Presidente Faralli ma anche dell’intero gruppo dirigente dell’istituto di credito”.
La firma del protocollo tra Banca Etruria, Comune di Arezzo ed Accademia del Teatro Petrarca, ieri nella sede dell’istituto di credito, ha dato il via ad una delle più importanti operazioni culturali aretine degli ultimi anni. “Da troppo tempo il Petrarca era chiuso – sottolinea il Sindaco Fanfani. Adesso siamo in grado di restituire alla città il suo teatro”. I tempi? Quelli strettamente tecnici. L’Accademia ha già ottenuto l’approvazione del progetto di restauro e di adeguamento funzionale dalla Soprintendenza. Il costo dei lavori è stato stimato in 5 milioni di euro. L’Accademia si è impegnata a stipulare un mutuo di 2.500.000 euro che sarà finanziato con il canone d’affitto che verrò corrisposto dal Comune. Banca Etruria, da parte sua, contribuirà alle spese dei lavori al 50% e comunque sino all’importo massimo di 2.500.000 euro.
“Noi – annuncia il Sindaco Fanfani – ci siamo impegnati a sottoscrivere con l’Accademia un contratto di affitto per la durata minima di 30 anni e per un canone annuo di 100.00 euro. La gestione del teatro sarà di esclusiva competenza del Comune che si impegna a garantirne la piena funzionalità e fruibilità per il regolare svolgimento delle stagioni teatrali. In questo modo il Petrarca torna finalmente alla città”.
Un elemento di novità è rappresentato dal “ridotto”, cioè una sala polifunzionale che sarà riservata agli allestimenti di prove teatrali, concerti e conferenze. “Questa sala è attualmente affittata – ricorda il Sindaco Fanfani. Ed il locatario non ha accettato la nostra proposta di un rilascio anticipato. Ragion per cui dovremo attendere l’aprile 2010 per accorpare questi locali al teatro e realizzarvi il ridotto”.
Arezzo si prepara, quindi, a ritrovare il suo teatro non solo più bello ma anche arricchito di un ridotto che sarà funzionale alle attività teatrali e musicali.