AREZZO – Riaprire le stazioni ferroviarie di Rigutino e Olmo: è questo l'obiettivo di un atto di indirizzo approvato all'unanimità dal consiglio di circoscrizione di Rigutino nella sua ultima seduta. Un atto di indirizzo rivolto al Sindaco Fanfani ed al Presidente Ceccarelli, alle giunte ed ai consigli comunale e provinciale, ai consiglieri regionali eletti nei collegi aretini, nonché al parlamentare aretino Rolando Nannicini.
La richiesta della circoscrizione trae origine da una interrogazione presentata dal capogruppo Ds Claudio Ralli, con la quale chiedeva al Presidente Amorini un impegno teso alla riattivazione delle stazioni ferroviarie di Rigutino-Frassineto ed Olmo in previsione di un annunciato ed imminente aumento dei treni giornalieri nella tratta Chiusi-Firenze, via Arezzo. Un aumento che dovrebbe significare almeno 10 treni in più al giorno.
Secondo la circoscrizione questo aumento dei treni, se coniugato con la riapertura al pubblico delle due stazioni di Rigutino ed Olmo, potrebbe rappresentare una valida alternativa all'utilizzo del mezzo privato per i collegamenti tra le frazioni della Valdichiana e la città. Collegamenti che oggi sono effettuati esclusivamente attraverso l'unica arteria esistente, la sr71, sempre più congestionata e pericolosa. Già l'anno scorso la circoscrizione si era fatta promotrice di un analogo atto di indirizzo finalizzato all'utilizzo della vecchia ferrovia per collegamenti veloci tra le frazioni e la città, una sorta di metropolitana di superficie.
Ed è naturale che oggi, a fronte dell'annuncio di Trenitalia, la circoscrizione torni nuovamente alla carica con la sua proposta. "Tra l'altro – si legge nell'atto di indirizzo – entro la fine dell’anno saranno avviati i lavori per la realizzazione di una rotatoria finalizzata al superamento del nodo semaforico di Olmo e tali lavori, pur essendo necessari, determineranno ulteriori rallentamenti e disagi nella percorribilità della sr71 e nei collegamenti tra le frazioni e la città".
Ragion per cui, secondo la circoscrizione, è necessario cogliere la palla al balzo e convincere Trenitalia – una volta tanto – a considerare con maggiore attenzione le esigenze dei cittadini aretini.
Per quanto riguarda le vecchie stazioni, secondo la circoscrizione gli interventi sarebbero minimali: una risistemazione ai parcheggi già esistenti, l'installazione di due pensiline e la dotazione di due macchinette per l'emissione e l'obliterazione dei biglietti. Stazioni senza necessità di sorveglianza, cioè senza l'aggravio di personale. Insomma, poca cosa rispetto ai vantaggi che i cittadini potrebbero avere da questo servizio. Vantaggi che ricadrebbero favorevolmente anche sulla città: dal traffico indotto alla occupazione per molte opre di centinaia e centinaia di parcheggi.
SCHEDA SULLE STAZIONI DI RIGUTINO E OLMO
La stazione di Rigutino-Frassineto chiude definitivamente al traffico passeggeri il 21 dicembre 1994, ci sono 4 binari sprovvisti di sottopassaggio. La stazione è fornita di un grande parcheggio da riasfaltare, c’è una piccola sala d’attesa dove si potrebbe posizionare un distributore di biglietti e una per obliterarli, sarebbe necessaria anche una pensilina nel primo binario.
Successivamente si potrebbe realizzare un attraversamento sopraelevato o valutare il ripristinano e il completamento del vecchio sottopassaggio distrutto dopo il bombardamento del 1944. Questo potrebbe agevolare notevolmente chi lavora nella zona industriale di Rigutino che si trova a 200 metri dalla stazione, e a far si che chi viene dal centro del paese possa lasciare la bicicletta o la macchina dalla parte opposta per prendere il treno.
La stazione di Olmo è stata chiusa nel 1990, ci sono 2 binari e un discreto parcheggio in buone condizioni. Anche qui sarebbe sufficiente una pensilina nel primo binario e una macchinetta per distribuire e obliterare i biglietti. Questa stazione potrebbe essere utile anche per i passeggeri che vengono da città e paesi limitrofi a lavorare alla zona industriale di San Zeno.