Home Cultura e Eventi Cultura Piero della Francesca dalla parte dei bambini

Piero della Francesca dalla parte dei bambini

0

AREZZO – “Nel mondo di Piero” è prima di tutto un viaggio con i ragazzi delle scuole alla scoperta del ciclo della Vera Croce di Piero della Francesca. Poi, un libro agevole e veloce con un’immagine di copertina assai evocativa: la tenda del Sogno di Costantino diventa infatti un sipario aperto su un mondo inedito, Piero della Francesca visto dai ragazzi. Insegnanti e studenti sono stati coinvolti direttamente in questo progetto dell’assessorato alle politiche dell’educazione del Comune di Arezzo, affidato poi al FAI per la sua realizzazione.
“Un progetto – ha dichiarato il vice Sindaco Donella Mattesini – che parte da lontano, dalla ‘Città dei bambini’ a sua volta in atto da anni. Con questa specifica iniziativa, abbiamo voluto consentire ai ragazzi di entrare in contatto diretto con le opere di Piero della Francesca affinché ne fornissero un’originale interpretazione grazie alle loro sensibilità e attenzione.
Questa esperienza ha risposto al nostro prioritario intento: fare nascere nei giovani l’amore per l’arte che è, non dimentichiamo, la parte della nostra memoria collettiva filtrata attraverso la luce, le tonalità, le storie e le leggende impresse nei capolavori di Piero. Per questa amministrazione il diritto al sapere parte fin dalla tenera età e intenderemo proseguire su questa strada con convinzione anche nei prossimi anni. In questo percorso di avvicinamento alla cultura da parte dei bambini, confidiamo ovviamente molto nell’esperienza ludica: il gioco come motore della conoscenza. Un’idea, in fondo, in cui credeva molto Italo Calvino”.
Il libro consente di entrare in contatto con l’arte del maestro del Rinascimento attraverso il gioco: gioco nel quale sono stati dunque coinvolti gli alunni delle scuole. Dopo le loro visite agli affreschi, infatti, sono seguiti due laboratori: nel primo, “le interviste impossibili”, un attore vestito alla maniera rinascimentale ha interpretato Giovanni Bacci, il committente degli stessi, rispondendo alle domande degli alunni nella lingua dell’epoca. Quindi, un laboratorio viaggiante composto da operatori formati dal FAI è andato classe per classe per riprodurre i rumori delle battaglie, quella di Costantino contro Massenzio, di Eraclio contro Cosroe, e per stimolare più in generale i bambini a immaginare i suoni dei singoli episodi della leggenda di Iacopo da Varagine. Infine, le classi hanno realizzato elaborati grafici e di testo.
Questa dimensione ludica può adesso coinvolgere gli stessi adulti, visto che nel libro si ritrovano giochi di osservazione, indovinelli e giochi di ruolo che possono appassionare perfino loro.
“Il libro non è solo per i bambini – ha confermato Anna Goti, vice capo delegazione del FAI di Arezzo e responsabile scuola del Fondo Italiano per l’Ambiente – lo definirei un ‘family book’ grazie al quale agli adulti sono offerte notizie su Piero assolutamente attendibili scientificamente ma in seguito possono leggerne le pagine con l’occhio di chi ancora ha la voglia e la curiosità della scoperta. E in merito a quest’ultimo aspetto, vorrei concludere dicendo che l’intento nostro è stato quello di fare degli affreschi uno strumento di crescita ma anche trasformarli in uno stimolo per la fantasia: i ragazzi infatti dovevano avvicinarsi a Piero come a un amico, come fossero loro a scoprirlo per primi. Credo che ci siamo riusciti”.