AREZZO – Un’ottima annata. E ad esserne protagonista non è Russel Crowe, come nell’omonimo film, ma i produttori di vino della provincia di Arezzo, secondo quanto annunciato in una conferenza stampa sulle prospettive della vendemmia 2007 dall’Assessore provinciale all’agricoltura Roberto Vasai e dai rappresentanti dei produttori e delle associazioni di categoria. "Anche quest’anno – ha spiegato Vasai – abbiamo realizzato a partire dal 20 agosto lo studio sulle curve di maturazione delle uve per mettere i nostri produttori nelle migliori condizioni di scegliere il momento giusto della vendemmia. Da questo studio emerge una situazione ottimale per il vino che porterà ad un’annata di produzione sicuramente da ricordare nel tempo. Abbiamo infatti avuto piogge al momento giusto in primavera, qualche temporale in estate ma senza grandinate e, complessivamente, condizioni ottimali per il vino". Ottimismo è stato espresso anche da parte delle associazioni di categoria, rappresentate da Paolo Tamburini della Cia. "Per altre produzioni agricole la siccità rappresenta un limite, ma per la viticoltura è una risorsa – ha affermato Tamburini. Con le condizioni climatiche degli ultimi mesi, quest’anno avremo un 10% circa di calo della produzione, ma con un aspetto qualitativo che appare veramente eccezionale. Se non ci saranno cambiamenti metereologici repentini nei prossimi giorni, nei quali comincerà la vendemmia del Sangiovese, avremo un prodotto davvero di grande qualità", ha concluso Tamburini. I numeri della vendemmia 2007 in provincia di Arezzo ci parlano oltre 6.000 ettari di superficie investita, dei quali oltre il 70% a denominazione di origine Doc e Docg. Le aziende vitivinicole sono circa 10.000 e gli imbottigliatori autorizzati 88, con una produzione complessiva di 250.000 ettolitri di vino. Il Presidente della Cantina Sociale dei vini tipici dell’aretino Massimo Peruzzi ha sottolineato l’importanza del progetto di zonazione promosso da Provincia e Camera di Commercio. "Con la zonazione sono stati fatti passi da gigante nel settore – ha detto Peruzzi. Il vino di quest’anno, in base a quanto abbiamo riscontrato per le varietà che sono già state vendemmiate, avrà gradazioni ottime ed il calo della produzione in queste proporzioni, inferiore al 15%, è positivo per la qualità del prodotto. I nostri prodotti stanno avendo ottimi riscontri sui mercati internazionali, soprattutto in Germania, paese che è il più grosso consumatore di chianti, e in Giappone dove il 10% del chianti consumato, pari a 400.000 bottiglie, viene dai colli aretini". Al dottor Stefano Boncompagni, responsabile del settore per la Provincia di Arezzo, è toccato invece il compito di illustrare alcuni elementi tecnici. "L’annata si presenta anticipata di circa 10 giorni rispetto alle medie del nostro territorio con buona qualità sia fitosanitaria che tecnologica. Nelle nostre tabelle sulle curve di maturazione riportiamo i tre elementi che devono essere tenuti sotto controllo per una buona vendemmia, la buccia, la polpa e il vinacciolo. In base a questi tre elementi ogni produttore sceglierà il momento giusto per vendemmiare, considerando anche se si dovrà produrre un vino di pronta beva o da invecchiamento", ha concluso Boncompagni.