AREZZO – "Siamo grati alla Soprintendente Martinez che ha autorizzato la realizzazione dell'edizione straordinaria al Prato, al sindaco Fanfani per il suo personale impegno perchè un sogno che sembrava davvero impossibile si è realizzato". Parla con legittima soddisfazione Paolo Nicchi, presidente dell'Associazione Fiera Antiquaria, all'indomani dell'incontro risolutivo con la Soprintendenza per sciogliere tutti i nodi inerenti al ritorno della Fiera Antiquaria al Prato. Un ritorno atteso, invocato, sperato dal mondo dell'antiquariato da più di dieci anni: undici, per l'esattezza. Da undici anni, la Fiera di settembre (che, nell'immaginario collettivo, forse è sempre stata ritenuta se non la più bella, certo la più suggestiva) non trovava ospitalità nel giardino monumentale del Prato e che, invece, il prossimo 1 e 2 settembre tornerà, di nuovo, a riempirsi dei colori, dei suoni e degli odori dei banchi dell'Antiquaria. Un progetto che ha richiesto all'Associazione Fiera molta attenzione e molta cura e che ha prodotto la possibilità per tutti gli espositori di trovare posto nel Prato. "Siamo davvero soddisfatti per questa soluzione, che soddisfa le aspettative degli espositori e che, nel contempo, costituirà un importante occasione di ulteriore promozione della città e in particolare dello stesso giardino monumentale e della bella statua dedicata a Francesco Petrarca" – sottolinea Nicchi. Un'occasione di rilancio della Fiera che, tuttavia, ribadisce Nicchi "deve essere accompagnata da attenta promozione pubblicitaria su scala nazionale, anche a cura dell'Amministrazione Comunale. Nella prossima edizione di agosto, sarà nostra cura, distribuire agli espositori dèpliant e manifesti relativi all'edizione settembrina, così come da qui a settembre vi sarà una capillare distribuzione del materiale pubblicitario nelle fiere e nelle mostre antiquarie del Centro Italia". L'Associazione Fiera, attraverso il suo Presidente, ha inoltre richiesto all'Amministrazione comunale uno sforzo logistico-organizzativo al fine di preservare totalmente il giardino monumentale da atti di vandalismo o, più semplicemente, da cattiva educazione. A tale proposito è stato richiesto il transennamento delle aiuole dell'ellisse del Prato con un drappo, una manutenzione ordinaria del verde e dei vialetti, magari con qualche fioritura in più di rose e/o piante colorate, una cura particolare per l'ordine e la pulizia con ulteriori cestini, una attenzione ulteriore alla vigilanza da parte del personale della Polizia municipale oltre al loro lavoro fondamentale che, unito ad una segnaletica ancor più idonea nell'indicare i parcheggi, servirà a rendere più fluente il traffico cittadino, vista anche la concomitanza della Giostra del Saracino. A ciò, prosegue Paolo Nicchi "vorremmo aggiungere una doverosa valorizzazione della statua del Petrarca, in accordo anche con il Soprintendente, con letture o conferenze in luoghi vicino alla Fiera dedicati al grande poeta o evidenziare all'interno della Fiera stessa spazi riservati ai libri antichi o altro attinenti a Francesco Petrarca". "Sono allo studio anche dei microeventi per il turista-visitatore, tutti all'insegna della promozione della città e di questa Fiera che ne costituisce un'anima importante". Un progetto ambizioso per un'edizione straordinaria che è già realtà, disponibile – peraltro – ad accogliere anche altre proposte che saranno attentamente valutate dall'Associazione. E che costituisce una indubbia volontà di valorizzare la Fiera anche ricreandole attorno le condizioni ambientali che, nel tempo, ne hanno decretato il successo e che legittimano ampiamente lo slogan utilizzato per sottolineare il quarantennale della sua nascita, "la più antica, la più grande", a cui "presto sarà il pubblico stesso ad aggiungere, chiosa Nicchi, un altro aggettivo: la più antica, la più grande…, la più bella. La Fiera non ha bisogno di polemiche, inutili quanto sterili – conclude il presidente Nicchi -: ha solo necessità di un confronto vero ed intelligente su cose concrete. Essersi impegnati in una sfida difficile, complessa quale quella di riportare la Fiera al Prato e di vincerla, ci è sembrato il modo migliore per restituire alla Fiera quella dignità che le spetta, quella attenzione che le è dovuta e quel prestigio che non ha eguali".