AREZZO – L’Assemblea Generale della Comunità Montana del Casentino, nella seduta dello scorso 12 Dicembre, ha votato a maggioranza di voti un documento, redatto dal Vice Presidente Romano Martini, nel quale si denuncia la mancata nomina da parte del Ministero, del Consiglio del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Il ritardo ormai cronicizzato che contrassegna la situazione dell’ente parco, continuato anche all’indomani della nomina quale presidente del prof. Luigi Sacchini, sta, secondo l’Assemblea, pesando in maniera determinante sullo sviluppo turistico, culturale, economico dei territori inclusi entro i confini dell’area protetta. Una denuncia ma anche una presa di posizione politica forte nei confronti di una situazione incresciosa che sta compromettendo non solo le normali azioni amministrative dell’ente, ma anche le attività rivolte all’esterno e il confronto con le altre istituzioni che tuttavia, il presidente Luigi Sacchini sta cercando di recuperare lavorando in maniera puntuale ed ineccepibile. Ciò che preoccupa l’Assemblea è soprattutto la mancata approvazione del Piano del Parco, lo strumento principe di programmazione e di sviluppo dell’Ente, arenatosi nelle rispettive Regioni le quali, tuttavia, attendono, per esprimersi, un Parco dotato dei suoi organi democratici ossia Presidente e Consiglio.
Il Vice Presidente Martini, promotore ed estensore del documento commenta: “ Tutti abbiamo avvertito in questi anni grande difficoltà per il blocco delle attività dell’Ente e per l’assenza degli organi direttivi, aboliti con il Commissario Governativo, senza alcuna motivazione giuridica ed amministrativa. Intendiamo pertanto riaprire il dibattito sulla missione del Parco, poiché questa situazione non è più sostenibile. Alcune problematiche attendono risposte precise, sia dai cittadini che dalle istituzioni: danni all’agricoltura, revisione dei confini, problematiche legate alla materia edilizia, fruibilità di alcune zone, valorizzazione dell’area rurale all’esterno del parco”.
L’Assemblea, con questo documento, ha deciso pertanto di creare un coordinamento con la Comunità del Parco allo scopo di sollecitare dapprima le istituzioni e gli enti locali, dai sindaci ai presidenti delle province e delle comunità montane toscane e romagnole per definire incontri con i presidenti delle Regioni e successivamente andare a stabilire un confronto diretto con il Ministero dell’Ambiente.
Il Presidente della Comunità Montana del Casentino commenta: “ Gli enti locali si sono espressi già da tempo sulla questione il problema, pertanto è del Ministero con il quale cercheremo di intavola al più presto un confronto. Ritengo, tuttavia, che non possiamo volere il Parco per il Parco ma una struttura efficiente, adeguata sia alle esigenze imprescindibili di tutela della natura ma anche di sviluppo sostenibile delle comunità. Riaprire il dibattito politico su questo fronte, comunque, risulta un atto assolutamente necessario e urgente”.