CIVITELLA IN VAL DI CHIANA (AR) – La Compagnia Delle Muse di Cremona presenta 'Normali per forza'. La scena del primo atto si apre su una discarica dove una donna crede d’essere la proprietaria della più grande collezione al mondo di oggetti usati. Attraverso il dialogo che lei fa "con il mondo" s’intuisce che, prima della discarica, è stata collezionista di lapidi e poi di corrispondenza altrui, che immagina di vivere in un eterno giovedì e che la morte non esiste.
Questa follia è stata scatenata dalla morte del figlio e, s’intuisce, che per lei costituisce un rifugio che le permette di sopravvivere ad un dolore così forte.
Il secondo atto è ambientato in una clinica per malati mentali e qui incontriamo diversi personaggi tutti con una loro storia e un loro dramma esistenziale: Carlotta, che si è creata due amici immaginari; Alfonso, che si sente odiato dal mondo intero; Ivano, che deve ripetere tutto in modo maniacale per tre volte consecutive. Ritroviamo pure la collezionista, ma guarita, che rappresenta, assieme all'infermiera, la "normalità", anche se questa omologazione di valori non corrisponde al miglioramento qualitativo della sua vita.
Se la follia costituisce un rifugio per sfuggire al dolore, è chiaro che il riportare l'individuo "alla ragione" significa rinchiuderlo in una prigione di sofferenza.
La piece teatrale si può definire come "dramma psicologico" o "dramma esistenziale" legato al non-sense della vita, perché obbliga a riflettere sulla condizione umana in generale, sul concetto di "normalità", sul disagio, sul rapporto tra "normali" e " anormali", sugli interventi forzati per curare certe "deviazioni".
La società contemporanea, al di là delle apparenze, non riesce più a dare alcuna certezza all'individuo e, come un terreno malato non può che produrre piante malate, riesce a produrre solo individui senza identità e dalla personalità disgregata, che non hanno più l'antica sapienza né alcuna fede o certezza: è inevitabile che, in queste condizioni, emerga il non senso della vita.
In questa tragica situazione il dolore diventa insopportabile e l'individuo, per sopravvivere, deve rifugiarsi nel mondo fantastico della follia…Cesare Ferri, scrittore dotato di particolare acume nel descrivere i movimenti psicologici più profondi degli individui, riesce, in questa piece, a far vivere allo spettatore la tragedia nascosta dei vari personaggi con grande forza ed intensità."Normali per forza" è un dramma avvincente che coinvolge il pubblico tanto da farlo sentire partecipe o addirittura protagonista della storia narrata e solleva dubbi inquietanti su molte idee che diamo per scontate.
Sabato 3 novembre 2007 – ore 21.30
Ingresso € 7,00