AREZZO – Negli ultimi tempi si sono fatti dei passi in avanti notevoli nel settore delle economie solidali nella realtà aretina.
Gli ultimi due anni sono nati ad Arezzo e nelle zone della Provincia vari gruppi di acquisto solidale (GAS). Questi gruppi hanno la caratteristica di scegliere produttori locali, soprattutto piccoli, rispettosi delle condizioni di lavoro e dell’ambiente e danno molta importanza alla alimentazione collettiva e relazionale.
Con i GAS il “consumatore critico” può riappropriarsi del proprio potere, acquistando prodotto che hanno uno spessore e una forza, realizzati dalle mani di chi si conosce.
Dai promotori dei GAS è nata inoltre l’esperienza del distretto di economia solidale (DES).
Ora si sta avviando, dopo un anno di lavoro di un circolo di studio, con finanziamento della Provincia, i processi di globalizzazione accelerano le dinamiche dell’economia di mercato provocando, nei diversi territori locali, uniformazione, sradicamento, oltre a varie forme di degrado ecologico e sociale. I DES rappresentano una risposta propositiva a tali processi disaggregativi. Essi mirano a valorizzare le risorse locali e a produrre ricchezza in condizioni di sostenibilità ecologica e sociale. Più precisamente per DES si intende una realtà territoriale, economica e sociale che persegue la realizzazione dei principi di cooperazione e reciprocità, di valorizzazione della dimensione locale, di sostenibilità sociale ed ecologica.
E’ stata elaborata una carta di intenti come base per la promozione di un tavolo di lavoro tra tutti i soggetti interessati a istituire sul territorio aretino un DES.
Anche la recente riapertura di “campagna aperta” mercato dei produttori biologici e di qualità che si è tenuto in Piazza S. Agostino è un fatto positivo.
A breve scadenza il Comune di Arezzo aprirà nello spazio dell’Informagiovani uno sportello informativo aperto a tutti i cittadini sui temi del consumo critico e solidale. Esso sarà gestito dai GAS, dal DES e dal altre forze solidali.
L’Arci ha dato un contributo importante in questi anni su questi temi e su queste iniziative perché è cosciente della loro importanza.
Su di essi continuerà ad impegnarsi nel futuro.