AREZZO – L’Arci di Arezzo nell’ambito delle celebrazioni per i primi 50 anni dell’Arci Nazionale, associazione nata nel 1957 ha predisposto un programma di manifestazioni che avranno uno dei suoi momenti più significativi con la presenza in città di Giovanni Berlinguer, una delle personalità politiche più nitide ed alte del panorama italiano ed europeo e soprattutto un amico dell’Arci da sempre.
Berlinguer sarà ad Arezzo il 15 giugno alle ore 17,15 al Teatro Bicchieraria nell’ambito delle’iniziativa “Il Filo Rosso” promossa dall’Arci in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Arezzo.
La presenza ad Arezzo di Berlinguer è legata anche alla proiezione del film documentario “Il filo rosso” coprodotto da Arci Arezzo e Arci Bologna.
Breve scheda biografica di Giovanni Berlinguer
Nato a Sassari nel 1924, laureato in medicina e chirurgia nell’Università “La Sapienza” di Roma, ha percorso le tappe della carriera universitaria: Assistente in Igiene (Siena, 1955-1959) e in Parassitologia (Roma, 1960-1969); libero docente in Medicina sociale (1958) e in Igiene (1964); incaricato e poi vincitore del concorso a cattedra per Medicina sociale (Sassari 1969-1974); dal 1975 professore ordinario di psicologia e Igiene del lavoro nella Facoltà di Scienze dell’Università “La Sapienza” di Roma, e professore emerito.
Ha accompagnato l’attività scientifica e didattica con un intenso impegno politico. Presidente dell’Unione Internazionale degli Studenti (1950-1952), consigliere provinciale e comunale di Roma, eletto deputato nel 1972, 1976 e 1979, al Senato nel 1983 e nel 1987 per il P.C.I., e al Parlamento Europeo nel 2004 per la lista “Uniti nell’Ulivo”, nella Circoscrizione Nord-Est (Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino, Alto Adige), con 147.467 voti di preferenza.
Sul piano istituzionale, ha diretto l’elaborazione del Primo Programma Sanitario Nazionale (nel quadro della Programmazione, ministro Giovanni Pieraccini); è stato vice-presidente e poi presidente del Comitato Nazionale di Bioetica (1998-2000); fa parte dell’International Bioethics Committee dell’UNESCO (2001-2007) e della Commission on the Social Determinants of Health dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (2005-2008).