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Il Premio Siommms-Stroder a una giovane ricercatrice torinese

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FIRENZE – Una giovane ricercatrice dell’Università di Torino si è aggiudicata il Premio Siommms-Stroder 2007, lo speciale riconoscimento che l’associazione scientifica (Società italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro) e la casa farmaceutica fiorentina I.F.B. Stroder assegnano ogni anno al miglior progetto di ricerca.
Patrizia D’Amelio, 33 anni, sposata con un figlio, è specialista di Medicina Interna e fa parte dell’equipe del professor Giovanni Carlo Isaia. Il premio le è stato assegnato per un progetto dal titolo Osteociti e struttura ossea nelle fratture di femore da osteoporosi.
Come noto, gli osteociti sono la popolazione cellulare più abbondante nell’osso, ma la loro funzione non è ancora del tutto chiara. Scopo del progetto è appunto di valutare eventuali alterazioni di queste cellule nei pazienti malati di osteoporosi complicata da fratture. Previsto l’uso della nanoindentazione, una tecnologia innovativa fornita dal Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Torino, che consente di valutare la resistenza meccanica dell’osso a livello microscopico e, quindi, di studiare l’interazione tra le cellule e la matrice ossea.
Giunto alla seconda edizione, il premio sarà consegnato il 16 novembre a Firenze nel corso del 7° congresso nazionale Siommms. Consiste in 20 mila euro destinati a sostenere la realizzazione del progetto. In base al regolamento la somma sarà messa a disposizione del vincitore in due fasi: la metà subito, l’altra al termine della ricerca.
Nella giuria di questa edizione figurano i massimi esperti italiani: la presidente della Siommms, l’endocrinologa Maria Luisa Brandi (Firenze), il reumatologo Silvano Adami (Verona), il gerontologo Gaetano Crepaldi (Padova), l’internista Ranuccio Nuti (Siena), il reumatologo Sergio Ortolani (Milano).
Per la sezione Young Investigators Awards dedicata alle migliori pubblicazioni di giovani ricercatori, due i premi Siommms-Stroder, ciascuno di 2.500 euro. Li hanno vinti la
dottoressa Emanuela Mrak, dell’Istituto San Raffaele di Milano, e il dottor Andrea Dovio del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell’Università di Torino. La dottoressa Mrak ha pubblicato un lavoro sull’ormone della crescita, Dovio sul rischio cardiovascolare.
La I.F.B. Stroder é impegnata da anni nel cardiovascolare e solo di recente è entrata nel settore osteoporosi grazie al lancio di una nuova molecola, il 'ranelato di stronzio', capace di rallentare il processo di invecchiamento dell'osso e di stimolare la formazione di quello nuovo, ridimensionando così il rischio di fratture vertebrali e del femore.