AREZZO – Dopo il bel pomeriggio dedicato a letteratura e paesaggio, il Circolo di Studi Paesarte ha programmato un altro interessante appuntamento. Giovedì 7 giugno, alle 17,30, sempre all’interno della mostra permanente sul paesaggio nel salone comunale di Bibbiena, una archeologa parlerà del paesaggio nell’arte antica. Sara Penon, laureata in lettere classiche con indirizzo specialistico in archeologia classica presso l’università di Siena, affronterà il tema analizzandolo da due punti di vista:a- Il paesaggio ha avuto un ruolo nell’arte antica, ed in quali forme è stato rappresentato e interpretato? b- quali sono le tecniche attraverso le quali si possono ricostruire i paesaggi antichi?
Il confronto tra le tecniche degli antichi e dei moderni sarà immediato, visto che l’incontro avverrà all’interno di una mostra di arte contemporanea E sarà anche un modo stimolante di rivedere, attraverso il confronto tra artisti vissuti in epoche ed in culture diverse, come la natura, l’ambiente siano stati in ogni epoca parte importante della ispirazione degli artisti, ognuno dei quali ne ha dato una lettura personale, che ha percorso tutte le tappe dal realismo all’astrattismo, che, si potrà facilmente scoprire, non è certo una scoperta dei tempi moderni.
Interpretare l’arte antica ed i modi in cui ha rappresentato gli spazi, naturali o artificiali, è anche un modo di rileggere la storia, in particolare la storia di vita quotidiana, dei rapporto sociali e familiari, dei miti religiosi e civili. Insomma l’arte come documento della storia della società e del costume, oltre che di modelli, tecniche e stili.