AREZZO – Il Cammino del Sacro rappresenta una sintesi tra arte e fede, ma anche un incontro originale ed efficace tra cultura, turismo e religione.
Un itinerario che conduce alla riscoperta delle monumentali chiese di Arezzo dove è conservata gran parte di un patrimonio eccezionale di dipinti, sculture ed arredi sacri e che, oggi più che mai, può rappresentare uno straordinario e concreto terreno di sviluppo per la città di Arezzo, le sue risorse, la sua economia.
Pensato e strutturato per essere in costante sviluppo ed evoluzione, il Cammino del Sacro è forse il primo progetto realmente strutturale, sia perché nato per rimanere e consolidarsi nel tempo, sia perché non fa mistero della sua vocazione a contribuire definitivamente ad un radicale cambio dell’approccio dei visitatori, attraverso il coinvolgimento di un largo indotto di vario tipo.
Una permanente valorizzazione dell’arte sacra di Arezzo, dunque, che non poteva non trovare nel Museo Diocesano il suo punto culminante ed un autentico cuore pulsante.
Il Museo Diocesano, dopo vari anni, riapre finalmente e definitivamente le porte, grazie anche ad oltre 20 volontari che, dopo un corso di formazione, potranno svolgere i servizi di vigilanza.
Da oggi, 28 luglio, i biglietti saranno acquistabili sia presso il Museo che all’interno della Cattedrale. L’evento inaugurale è previsto alla metà di settembre.
Da subito, però, il biglietto di ingresso al Museo Diocesano comprenderà il noleggio di un’audioguida di 120 minuti per visitare anche tutte le otto chiese che compongono il percorso.
Il Cammino del Sacro torna subito in cantiere, per ingrandirsi e migliorarsi. Il Cammino del Sacro sarà infatti il titolo della straordinaria mostra, di prevalente oreficeria, che da ottobre a gennaio sarà visitabile al Museo nazionale di Castel Sant’Angelo di Roma.