La Federazione Tessilvari, in collaborazione con il Ministero del Commercio Internazionale e l’Istituto Nazionale per il Commercio Estero ha presentato “I dettagli cambiano la moda”, pubblicazione a cura della nota giornalista Lucia Serlenga; Madrina d’eccezione : Cipriana Dall’Orto , condirettore di Donna Moderna
Gli accessori negli ultimi anni sono sempre più diventati protagonisti nel panorama della produzione di pretaporter made in Italy, e Tessilvari, Federazione che riunisce le aziende italiane tessili specializzate nei ricami, pizzi, nastri, tulli e passamanerie, le più raffinate rifiniture della moda, ha voluto evidenziare il ruolo preponderante dell’ornamento/rifinitura. La realizzazione del volume “I Dettagli cambiano la Moda” valorizza attraverso la forza delle immagini e di esperti e giornalisti di prestigio proprio le tendenze più recenti in questa particolar creatività. La qualità del lavoro compiuto è stata possibile grazie al supporto del Ministero del Commercio Internazionale e l’Istituto per il Commercio Estero.
Il volume, che contiene le opinioni di alcuni dei protagonisti creativi del Made in Italy, come Antonio Marras e Laura Lusuardi (fashion director di Max Mara), è stato presentato il 13 febbraio, nell’ambito della manifestazione tessile Moda In, unica esposizione al mondo a presentare al suo interno un settore interamente dedicato agli accessori, con una propria area di sintesi originale e ricca di stile.
Tra gli intervenuti e relatori ricordiamo Laura Lusuardi ( Fashion Director di Max Mara) , Gaetano Navarra ( Designer ) e la Dr.ssa Laura La Corte, Dirigente dell'Istituto nazionale per il Commercio Estero Sistema Moda Persona Tempo Libero.
Il libro pone per la prima volta l’accento sulla produzione industriale degli accessori Made in Italy, attraverso la testimonianza di 22 aziende tessili che, grazie all’esperienza, alla creatività e alle tecnologie più innovative dell’industria d’avanguardia, recepiscono alcuni pregi della creatività artigianale, ma conferendo i nuovi valori dello stile contemporaneo grazie alle innovazioni e alla speciale qualità dell’industria tessile italiana.
Definiti da Emma Bonino, Ministro del Commercio Internazionale, che ha scritto l’introduzione, “i microchip del tessile Made in Italy”, i dettagli sono una delle tante straordinarie risorse della produzione tessile italiana, punto di contatto tra artigianato e tecnologia, simbolo di intelligenza e creatività. Pur essendo solo una ‘piccola’ parte di un ingranaggio complesso, nastri, pizzi, tulle, ricami e passamanerie ‘muovono’ come dei microchip, il valore dei capi di abbigliamento, rendendoli unici ed ineguagliabili. I particolari, inoltre, sono una tra le armi più efficaci contro la contraffazione, come ha spiegato Umberto Vattani, Presidente dell’Istituto Nazionale per il Commercio Estero: “nella concorrenza internazionale, mai quanto oggi, è il particolare a fare la differenza. Maggiore è il contenuto tecnologico, più ardua sarà la riproduzione abusiva”. Giorgio Giardini, Presidente della Federazione Italiana Industriali Tessilivari, ha sintetizzato il percorso evolutivo di questo tipo di accessori definendoli prodotti “capaci di cambiare la storia”.
Nato come ornamento elitario, riservato agli abiti delle classi privilegiate, oggi il dettaglio tessile industriale è diventato una realtà di ricerca e innovazione che valorizza molte collezioni e comparti della moda, senza perdere preziosità ed esclusività. Alberto Jelmini, Presidente di Moda In, ha evidenziato la capacità dell’accessorio di personalizzare il capo finito: “l’edonismo dei tempi moderni lo richiede, lo esige, perché la personalità, l’identità, sono tornati a caratterizzarsi come valore interculturale, interrazziale e internazionale”.