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E’ nato il consiglio di Valle delle donne elette

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AREZZO – Si è costituito in Casentino il Consiglio di valle delle donne elette di tutti i comuni del comprensorio composto da rappresentanti di minoranza e maggioranza. Le finalità di questo organo di carattere politico, istituzionale, culturale sono in sostanza quelle contenute nella Carta Europea per l’uguaglianza e le parità delle donne e degli uomini nella vita locale e regionale , insieme un manifesto e uno strumento di supporto legislativo approvato anche dalla gran parte dei consigli comunali di vallata.

Sostenere, promuovere, realizzare le azioni contenute nella Carta, redatta nell'ambito del progetto 2005-2006 realizzato dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa in collaborazione con numerosi partners, è ciò che ha sostenuto la decisione delle elette casentinesi di unirsi in un strumento istituzionalmente riconosciuto, insieme alla necessità di non disperdere più la ricchezza di idee, progettualità, volontà, forze opportunità tutte al femminile, fino ad oggi inespresse o quasi in una pluralità di condizioni eterogenee che non hanno favorito il coinvolgimento, l’azione e le volontà.

Il consiglio di valle delle elette casentinesi intende fondare le azioni future – e non saranno poche – sul presupposto che l'uguaglianza delle donne e degli uomini é un diritto fondamentale per tutte e per tutti e, rappresenta un valore determinante per la democrazia. Un concetto di democrazia elevato che fonda la propria ragion d’essere su questa uguaglianza non più bandiera, non più concetto ma realtà, esercizio di ogni giorno. Nella pratica, infatti, donne e uomini non godono degli stessi diritti: persistono disparità politiche, economiche e culturali, – per esempio le disparità salariali e la bassa rappresentanza in politica. Stereotipi e tradizioni da superare ma anche la voglia di esserci tutte, al di là di ogni schieramento ma con la precisa volontà espressa di instaurare anche in Casentino una cultura dell’uguaglianza partendo proprio da dove questa appare più difficile: la politica.

La prima iniziativa che verrà sostenuta dal Consiglio di valle delle elette casentinesi sarà la richiesta di un riconoscimento formale e quindi politico da parte dell’Assemblea della Comunità Montana alla quale seguirà una assemblea pubblica – probabilmente a settembre – nel corso della quale verrà sensibilizzata la popolazione sulla proposta di legge 50 e 50, una campagna che si pone l’obiettivo non certo di contrattare con le forze politiche per “strappare” qualche concessione in più sul piano del riequilibrio della rappresentanza ma una presenza paritaria ovunque si decide e di democrazia. La raccolta di firme per la presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare, rappresenta un’ulteriore azione che tra l’altro è già in corso. “Compromissione” è la parola chiave che sostiene il sentire e l’agire del nuovo Consiglio casentinese che si impegnerà a lungo temine a dialogare, discutere con e per le donne nell’ottica di un loro maggior coinvolgimento nella vita sociale, politica e civile e dall’altro a trovare le vie giuste affinchè gli enti locali e regionali integrino completamente la dimensione di genere nelle proprie politiche, nella propria organizzazione e nelle relative procedure. A questo riguardo verrà redatto a breve un documento formale nel quale saranno contenuti lo scopo e le volontà espresse dal nuovo strumento.

Fosca Rossi, attiva in politica ormai da tanti anni, assessore dal 1990, consigliere provinciale e consigliere di pari opportunità, una donna, insomma, che sa cosa significa “compromettersi”, commenta così la costituzione del consiglio di valle delle elette: “Ritengo che l’uguaglianza tra uomini e donne sia insieme un diritto fondamentale, la condicio sine qua non della società democratica ma insieme qualcosa che va esercitato, messo in atto, insomma ha bisogno di pratica e non di parole. La costituzione in Casentino di un Consiglio delle donne elette rappresenta un atto di grande democrazia, ma soprattutto qualcosa di assolutamente necessario per raccogliere le forze e le volontà femminili disperse nei vari consigli comunali e per questo spesso inascoltate. Dico inascoltate e non mute, in quanto ho scoperto con orgoglio, quanta ricchezza si nasconda in questa direzione anche nei consigli comunali più piccoli. Insomma le donne non solo ci sono perché ci devono essere, ma ci sono perché sono pronte a scendere in campo, a confrontarsi, a lavorare in politica ad impegnarsi a scrivere la storia anche con altri colori. Inoltre le donne hanno una grande capacità: sanno impegnarsi per i diritti delle donne al di là degli schieramenti, delle bandiere e dei credi e questo è grande e questo è dirompente. Il Consiglio delle elette in Casentino dimostrerà tutto questo e lavorerà, discuterà, senza mai diventare ombra di qualcos’altro. E questo non è solo un augurio ma un manifesto di intenzioni”.

E’ di pochi giorni fa l’incontro dell’armata pacifica delle 50 donne elette in Casentino costituite in Consiglio, con il Presidente della Comunità Montana Roberto Mariottini. “Un confronto davvero importante in cui si è potuto instaurare subito un rapporto di estrema simpatia ma anche di immediata operatività con il Presidente Mariottini che si è dimostrato disponibile – senza riserve – a sostenere il nostro percorso e le nostre prossime iniziative politiche”, commenta Fosca Rossi.