Home Attualità Da Lille all’america latina: Arezzo ‘esporta’ la sua esperienza

Da Lille all’america latina: Arezzo ‘esporta’ la sua esperienza

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AREZZO – Entra nel vivo il nuovo progetto Desurbal B, coordinato dal Comune di Arezzo e finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del programma di cooperazione decentrata Urb-al rivolto a enti locali europei e latino-americani e incentrato su tematiche urbane.
“Vogliamo annunciare l’avvio anche di questa seconda fase che dimostra la volontà politica del “fare” che l’Amministrazione vuol portare avanti – ricorda l’assessore alle Politiche comunitarie Alessandro Caporali. Urbal è un progetto di ottima qualità e con molti attori coinvolti che ad Arezzo culminerà con la realizzazione di un Centro di Educazione didattico e educativo in materia di rifiuti e di energie rinnovabili e alternative”.
"Questa seconda fase – commenta Salvatore Maio di Ucodep che cura l’organizzazione e la supervisione delle attività – prende avvio a seguito del workshop internazionale tenuto a Lille Metropole per sensibilizzare i cittadini dei paesi europei e latino-americani su questi temi e per la predisposizione di “progetti pilota” in grado di migliorare l'impatto della gestione dei rifiuti solidi urbani in termini di riduzione dei costi socioeconomici e di rispetto per l'ambiente. A giugno partiranno le missioni preparatorie e a settembre quelle tecniche operative".
Gli interventi nelle cinque città latino americane vengono indicati dal rappresentante di Cispel Toscana Lorenzo Perra che ricorda come “verranno realizzati impianti di compostaggio, messe in sicurezza alcune discariche insieme ad una campagna di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata. Quindi non una formazione generica ma realizzazioni pratiche ed efficaci”.
Importante la collaborazione di Aisa che per voce del proprio responsabile marketing Giacomo Cherici vuol precisare come “anche noi apprendiamo nuove idee dallo scambio di esperienze con altri paesi e abbiamo già iniziato a metterle in pratica con le scuole elementari e medie aretine. E’ su questi cittadini di domani che dobbiamo puntare per far conoscere le “buone pratiche” legate alla gestione dei rifiuti”.
Anche le Università di Siena e di Firenze, attraverso i propri ricercatori, hanno collaborato attivamente ai progetti che, come li definisce Mario Buggeri che si occupa di pratiche e metodologie applicate all’Università di Firenze “si presentano sotto forme nuove di partecipazione di più soggetti e richiamano la nostra attenzione sui processi di cooperazione internazionale”.
Opinione positiva anche da parte di Enzo Tacconi che fa parte del gruppo di lavoro della facoltà di ingegneria dell’informazione dell’Università di Siena. “Da anni lavoriamo alla programmazione e all’attivazione del ciclo dei rifiuti attraverso piano industriali compatibili con i contesti a cui sono destinati e mettiamo volentieri a disposizione la nostra esperienza per questi progetti”.