AREZZO – Sabato 5 maggio nella Sala dei Grandi del Palazzo della Provincia è in programma il convegno di studi storici "Camillo Berneri. Un libertario in Europa, fra totalitarismi e democrazia: 5 maggio 1937 /2007". L’iniziativa è promossa da "Archivio famiglia Berneri – Aurelio Chessa" di Reggio Emilia in collaborazione con l’Amministrazione provinciale di Arezzo. Camillo Berneri (Lodi 1897 – Barcellona 1937) è una figura emblematica dell’antifascismo europeo che ha vissuto nell’Aretino negli anni fra la prima guerra mondiale e l’esilio. Giovane militante socialista a Reggio Emilia, aderirà poi all’anarchismo. Nel 1916 si trasferisce con la madre Adalgisa Fochi, insegnante delle Scuole magistrali, ad Arezzo. Qui frequenta il Liceo cittadino. Negli anni successivi è docente supplente di Storia e Filosofia al Liceo di Cortona. Intellettuale, scrittore e pubblicista con una vasta produzione, allievo di Salvemini all’università di Firenze, è amico, fra gli altri, di Pietro Pancrazi, di Piero Gobetti, di Ernesto Rossi e dei fratelli Rosselli. Esponente dell’Unione Anarchica Italiana, partecipa alla prima attività antifascista clandestina, è redattore e diffusore di vari fogli fra cui il "Non mollare". Esiliato in Francia, nel 1936 è fra i promotori della sezione italiana della Colonna "Ascaso" CNT-FAI (conosciuta poi come la "Colonna Rosselli") composta da volontari antifascisti anarchici, repubblicani e di Giustizia e Libertà. Viene assassinato a Barcellona il 5 maggio 1937 dai sicari di Stalin. Il convegno, organizzato nella ricorrenza del 70° della tragica morte e pensato come messa a punto critica degli studi su Camillo Berneri, intende fornire un contributo specialistico, originale e innovativo alla già copiosa storiografia dedicata al personaggio ed al suo pensiero. L’appuntamento, a carattere prettamente scientifico e non celebrativo, s’inserisce nelle serie d’analoghe giornate di studio già tenutesi in passato in Italia e all’estero. I nodi cruciali della discussione sono individuati negli esiti europei della rivoluzione russa, nelle vicende complesse che segnano i rapporti interni al variegato movimento antifascista in esilio, dagli anni Venti agli anni Trenta del Novecento. In particolare sono centrali le questioni ed i nessi: Rivoluzione/Controrivoluzione, Utopia/ragion di Stato; anarchici/comunisti con riferimento alla Guerra civile spagnola ed al fenomeno dello stalinismo. Sono inoltre inserite nel convegno comunicazioni su: il ruolo del pensiero berneriano nell’antifascismo europeo, il contributo di Berneri nel movimento operaio e socialista aretino, le carte dell’Archivio Berneri. Nella sezione mattutina sono in programma le relazioni di Giampietro Berti (Università di Padova): "L'anarchismo italiano e internazionale fra le due guerre"; Giorgio Sacchetti (Università di Trieste): "Un intellettuale fra Arezzo, Firenze e Cortona"; Stefano d’Errico (Associazione culturale L’AltrascuolA-Unicobas): "Anarchismo e politica: il ‘caso’ Berneri"; Francisco Madrid Santos (Ateneo Libertario Al Margen – Valencia): "Evoluzione e interpretazioni del pensiero berneriano"; Enrico Acciai (Università della Tuscia): "Berneri e Rosselli in Spagna. L’esperienza della Sezione italiana della Colonna Ascaso"; Claudio Venza (Università di Trieste): "Barcellona, maggio 1937. Il nodo storico e politico". In quella pomeridiana invece quelle di Carlo De Maria (Università di Bologna): "Giovanna Berneri e la memoria di Camillo"; Pietro Adamo (Università di Torino): "Camillo Berneri tra militanza politica e riflessione intellettuale"; Marco Palla (Università di Firenze): "Camillo Berneri e l'analisi del fascismo italiano"; Gianni Carrozza (BDIC-Nanterre): "En Russie bolchéviste: l’analisi di Berneri sull’Unione Sovietica tra gli anni ’20 e 30"; Fiamma Chessa (ABC – Reggio Emilia): "Le nuove carte dell’Archivio famiglia Berneri A. Chessa a Reggio Emilia".