Home Cultura e Eventi Cultura Casentino, incantesimo di una vallata: un libro sul casentino

Casentino, incantesimo di una vallata: un libro sul casentino

0

AREZZO – Il Casentino scenario di un viaggio ideale e reale, un viaggio dell’animo attraverso boscose estremità e panorami di tenera bellezza, il Casentino raccontato da tre anime. E’ questo “Casentino, incantesimo di una vallata” il libro della Scramasax con i testi di leonardo Previero, le foto di Andrea Barghi e gli acquerelli di Luca Giannelli che la Comunità Montana del Casentino ha adottato come pezzo di archivio e strenna natalizia. Il testo, alla presenza dei tre talenti, sarà presentato il prossimo 20 di Dicembre presso i locali della Mausolea di Soci. “ La bellezza non ha bisogno di essere sostenuta poiché è assoluta e le cose assolute si pongono su uno scalino diverso. Il Bello è.” commenta Mariottini ripetendo la tesi sostenuta nella prefazione al testo.
La Comunità Montana del Casentino, in questo modo, incoraggia un modo importante di fare cultura.
Un libro che rappresenta il viaggio reale e immaginario dell’uomo ma anche dell’artista che scopre nella nostra piccola valle uno scrigno i cui tesori non sono solo i profili avvenenti delle montagne boscose, ma anche la storia, le tradizioni, i valori della sua comunità. Pittura, fotografia, letteratura in questo testo che diventa davvero un tesoro per chi lo ha prodotto, per chi lo legge e lo ammira nei suoi particolari.
Ogni pagina è un piccolo capolavoro che ci conduce, come scrive Previero, a viaggiare per le strade e i sentieri del nostro territorio, non con il rumore delle cose meccaniche ma col silenzio del pensiero, e con la vivida immaginazione che legge nei corpi ciò che è altrove.
Gli acquerelli del Giannelli, che ritraggono la magnificenza di certi scorci casentinesi; le parole di Previero con la loro lirica, la caratteristica magia, la forza introspettiva, e le foto del Barghi, veri e propri ritratti dotati di una profondità assoluta, costituiscono la forza di questo testo, ma anche il “demone artistico” che ha trovato riposo proprio tra le nostre montagne.