AREZZO – Obiettivi diversi, almeno sulla carta per le due antagoniste. L’Arezzo, nelle intenzioni ma non nella realtà, doveva essere la “Juventus della serie C”, mentre la Sambenedettese cerca una tranquilla salvezza. Per entrambe è importante non perdere, anzi, per l’Arezzo è “assolutamente necessario conquistare i tre punti” (dichiarazioni rilasciate in settimana dall’allenatore amaranto perché i giocatori sono in silenzio stampa). Centrano l’obiettivo gli ospiti che, nel primo tempo, fanno vedere qualche cosa di più e nella ripresa pensano solo a mantenere il risultato sullo 0 a 0 iniziale. L’Arezzo, di contro, non fa nulla, o comunque molto poco, per raggiungere il suo obiettivo. Ne scaturisce una partita brutta, noiosa, con pochissime azioni sia da una parte che dall’altra. Alla fine i veri protagonisti di questa giornata risultano essere il vento, che per tutto il primo tempo ha influenzato le giocate dei calciatori, e l’arbitro che, con decisioni cervellotiche e spesso poco comprensibili, ha finito, seppur senza influenzare il risultato, con lo scontentare entrambe le contendenti. Nei primi 45 minuti di gioco si contano solo due occasioni equamente distribuite. Al 9’ è Alteri a scattare sul filo del fuori gioco ma non approfitta dell’occasione e perde così il vantaggio dando la possibilità alla difesa amaranto di recuperare. Poco più tardi il Sig. Ferraioli ferma gli avanti marchigiani fischiando un fuori gioco che dalla nostra postazione sembra non esserci. L’Arezzo si fa vivo solo su calci piazzati prima con Bondi (angolo) poi con Togni che, su punizione, impegna Visi in una deviazione in calcio d’angolo. All’ultimo dei tre minuti di recupero, Conte interviene malamente su di un attaccante ospite al limite dell’area. L’arbitro fischia la punizione a favore della Sambenedettese ed ammonisce il capitano aretino ma non fa battere il calcio piazzato fischiando la fine del primo tempo tra le proteste dei giocatori rosso blu che avrebbero voluto usufruire del calcio da fermo. Nella ripresa De Paola inserisce subito Vigna al posto di Cavagna e, dopo pochi minuti, Goretti a sostituire Togni. E’ proprio l’entrata dell’esperto centrocampista che dà una maggiore incisività alla manovra amaranto ma di pericoli per la porta difesa da Visi se ne creano veramente pochi. L’occasione più ghiotta capita a Falomi (che al 21’ del primo tempo aveva sostituito Martinetti vittima di uno stiramento) il quale però arriva scoordinato al momento di calciare mandando la palla altissima sopra la traversa. I giocatori di Ugonotti pensano solo a difendersi e non riescono ad approfittare, anche grazie ad alcuni buoni interventi difensivi di Conte, degli spazi lasciati a loro disposizione dall’Arezzo. L’Arezzo si è dimostrata ancora una volta una squadra priva di un’ idea di gioco, con troppi giocatori spesso avulsi dalla manovra e con una linea di attacco che non riesce ad impensierire le difese avversarie. Alla nona giornata di campionato è bene che la “Juventus della serie C” si guardi le spalle perché la zona play out è troppo più vicina, pericolosamente vicina, che non le posizioni di vertice.
TABELLINO
Arezzo: Marconato; Cazzola, Lanzara, Roselli, Ranocchia, Conte, Cavagna (dal 1’ st Vigna), Togni (dal 4’ st Goretti), Kroupi’, Martinetti (dal 21’ pt Falomi), Bondi.
Allenatore: Luciano DE PAOLA —- Non entrati: Nicoletti, Bricca, Beati, Savi
Sambenedettese: Visi, Tinazzi, Camisa, Giorgino, Moi, Galeotti, Soddimo (dal 24’ st Morini), Marino (dal 35’ st Ferrini), Alteri, Carboni, Olivieri (dal 9’ st Romanelli).
Allenatore: Guido UGOLOTTI —- Non entrati: Bindi, Servi, Palladini, Iacoponi
Reti: 5’ st Martinetti (A) –rigore- ; 43’ st Falomi (A)
Arbitro: Marco FERRAIOLI (Nocera Inferiore) –
Assistenti: Liberato MASUCCIO – Paolo EVANGELISTA
Ammoniti: 25’ pt. Olivieri (S); 28’ pt. Tinazzi (S); 33’ pt. Cavagna (A); 44’ pt. Giorgino (S); 47’ pt. Conte (A); 15’ st. Roselli (A); 37’ st. Galeotti (S); 41’ st. Visi (S).
Angoli: 10 a 4 per l’Arezzo
Articlolo scritto da: Marco Rosati