Home Politica Aree di sepoltura per islamici: “Un atto di civiltà”

Aree di sepoltura per islamici: “Un atto di civiltà”

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AREZZO – “La delibera che prevede aree di sepoltura per cittadini di fede islamica non solo risponde alle legittime istanze di questi stessi cittadini ma è un segnale di reciproco rispetto e di incontro tra culture e fedi diverse che riteniamo assolutamente indispensabile”. Così l’assessore all’integrazione, Aurora Rossi, commenta la recente delibera “con la quale è stata data risposta alle esigenze dei cittadini islamici della nostra città che stimiamo essere circa 2000”. Nella recente assemblea promossa dal “Centro delle Culture” era stata consegnata una petizione firmata da 550 cittadini con la richiesta di prevedere aree per la sepoltura, nel rispetto della loro identità religiosa e culturale. “Va tenuto conto – continua l’assessore Rossi – che le leggi di polizia mortuaria prevedono che a ogni persona deceduta nel territorio comunale debba essere garantita la sepoltura indipendentemente dalle sue convinzioni religiose e ciò è sempre stato fatto.
Ci troviamo perciò di fronte ad un diritto al quale abbiamo risposto con attenzione e sensibilità”.
Sul rapporto con le circoscrizioni, Aurora Rossi precisa che la delibera è un atto di natura gestionale che definisce le modalità di sepoltura e che non avrebbe nemmeno previsto un passaggio in Consiglio Comunale, come è stato fatto in altre città italiane. “Ho voluto il passaggio in Commissione Consiliare e in Consiglio – dichiara l’assessore – per garantire un adeguato dibattito, maggiore condivisione e valorizzare l’atto di civiltà che la città sta compiendo”.
Le aree sono state individuate dalla “Fraternita dei Laici” e sono attualmente le uniche possibili nel territorio comunale, essendo aree in espansione che assolutamente nulla tolgono a quei cittadini che in questi cimiteri vogliono essere sepolti a terra.
“La scelta di consentire questo tipo di sepoltura – conclude l’assessore Rossi – va inquadrata in un più ampio atteggiamento di condivisione e rispetto delle identità culturali. Su questi argomenti si può e si deve promuovere un dibattito più ampio al di là del singolo aspetto della sepoltura e rispetto a questo mi farò promotrice di momenti di confronto con i cittadini a partire dalle circoscrizioni. Ritengo inaccettabile la critica del loro mancato coinvolgimento, in considerazione di ciò che è stato fino ad oggi e in rapporto al dibattito sul rinnovato ruolo del decentramento nel nostro comune che coinvolgerà sicuramente tutte le forze politiche e le circoscrizioni stesse”.