AREZZO – Sono 700 mila le famiglie italiane che nel 2006 si sono scaldate con il pellet e che hanno risparmiato sulla bolletta energetica rispettando l’ambiente. Il dato, diffuso questa mattina ad Arezzo nell’ambito della prima giornata di Agrienergie 2007 da Aiel (Associazione italiana energie agroforestali), rappresenta un nuovo traguardo dell’Italia in materia di energia da fonti rinnovabile. Con 700 mila stufe in uso attualmente l’Italia si attesta infatti il primo paese al mondo in materia di uso di pellet di qualità a livello domestico. Nel corso del 2006 gli italiani hanno acquistato oltre 200mila stufe confermando la crescita d’interesse che dal 2004 ha visto un incremento del 50% nell’acquisto di stufe a pellet per uso domestico. Stando ai dati diffusi il nostro Paese è anche uno dei paesi leader nella produzione di macchinari per la produzione e per l’uso di pellet (quindi caldaie e stufe). Per le famiglie italiane si tratta di una grande opportunità quella dell’uso di pellet dal momento secondo alcune stime il risparmio attestato è pari o superiore al 30% sulla bolletta energetica.
Il pellet di legno è un combustibile densificato ricavato principalmente da trucioli, segatura e scarti di segheria. In Italia il pellet viene prodotto per il 76% nel Nord Italia, in modo particolare in Veneto e in Friuli Venezia Giulia, regioni in cui operano grandi produttori che coprono oltre il 55% della produzione nazionale. La produzione di pellet, riferita al 2007, sarà superiore alle 400mila tonnellate. Si stima inoltre che la quota di pellet importata nel 2006 sia stata superiore alle 250mila t per un totale di circa 650mila tonnellate utilizzate in Italia. I principali consumatori finali sono le piccole utenze private con stufe ad uso domestico che assorbono oltre il 90% del consumo nazionale. Nel 2006 gli italiani hanno speso in pellet, stando ad alcune stime, oltre 143milioni di euro. Il prezzo del pellet nel corso del 2006 ha avuto un significativo aumento, ma attualmente si riscontra un sostanziale ribasso. “E’ un mercato ancora instabile – ha affermato Marino Berton, presidente Aiel – che necessita di una maturità economica ed organizzativa. Anche la questione della qualità rappresenta un elemento importante. Aiel ha promosso il primo sistema di attestazione della qualità del pellet con il marchio PELLET GOLD”.