In occasione della Giornata della Memoria 2006, il Comune di Arezzo organizza per venerdì 27 gennaio alle ore 11, presso il Teatro Politeama, lo spettacolo teatrale per le scuole ?Noi, che non c?eravamo?, con gli allievi della Libera Accademia del Teatro, per la regia di Amina Kovacevich e Francesca Barbagli.
L?ingresso è gratuito. Le prenotazioni possono essere fatte presso l?Ufficio Cultura, Attività Teatrali e Musicali del Comune di Arezzo: tel. 0575 377503.
Note artistiche dello spettacolo:
NOI, CHE NON C?ERAVAMO
regia: Amina Kovacevich e Francesca Barbagli
interpreti: allivei della Libera Accademia del Teatro
musicista: Claudia Bombardella
immagini video: Andrea Biagiotti
coreografia: Roberto Scortecci
produzione: Libera Accademia del Teatro
Lo spettacolo ?Noi, che non c?eravamo? è liberamente tratto da quello rappresentato due anni fa, con la classe terza F della scuola media IV Novembre di Arezzo. Frutto di un laboratorio biennale nell?ambito del ?progetto teatro? dell?Assessorato alla Cultura del Comune di Arezzo, condotto da Amina Kovacevich per l?aspetto teatrale e dalla professoressa Gilda Zanardi per la parte didattica, lo spettacolo risultò molto suggestivo e venne replicato anche al teatro Rifredi di Firenze.
Questo spettacolo è legato non solo alle tematiche dell?antisemitismo, ma anche ad altri gravi crimini contro l?umanità.
Si alternano infatti quadri diversi relativi alla Shoah (estratti dal Diario di Anne Frank, dalla versione teatrale di ?Se questo è un uomo? di Primo Levi) alla guerra nella ex Jugoslavia (lettere dal diario di Zlata Filippovich), alla tragedia dei desaparecidos in America Latina (poesie delle Madres), al disinteresse e alla folle corsa dell?uomo contemporaneo (azioni mimiche su ?Il mio nemico? di Daniele Silvestri, su ?Il bombardamento di Adrianopoli? di Marinetti) che troppo spesso non vede e non ricorda ciò che la memoria dovrebbe tenere sempre vivo: la condanna di ogni guerra e di ogni crimine contro l?umanità.
Le scene che si susseguiranno alterneranno momenti recitati, ad altri cantati, danzati o mimati con un sussidio di immagini filmate. Questa variazione di modalità espressive, senza dubbio utile ad un maggior coinvolgimento del giovane pubblico, vuol essere anche un messaggio per una possibile convivenza ed interazione di tutte le forme espressive dell?arte, di qualsiasi nazionalità o ?razza? siano coloro che le propongono.
In scena con i giovani allievi dei corsi di recitazione della Libera Accademia del Teatro di Arezzo, Claudia Bombardella, una musicista polistrumentista che unisce un?alta professionalità ad una profonda sensibilità umana ed artistica.
Articlolo scritto da: Comune di Arezzo