Per una sera ha svestito i passi di esperto contabile per partecipare alla celebrazione del baritono Carlo Meliciani tenutasi nella Chiesa vecchia di San Leo mercoledì 4 ottobre grazie all’iniziativa del prof. Angelo del Corto e ai responsabili dell’oratorio salesiano “Don Bosco” di San Leo. Molte le persone che non sono riuscite a entrare nella chiesa e che sono tuttavia rimaste fuori pur di seguire il concerto.
L’assessore Giuseppe Marconi, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, ha preso la parola al termine dello spettacolo che ha visto esibirsi soprani, baritoni, tenori e pianisti di assoluta fama e che spaziava da Mozart a Verdi, da Puccini a Bellini: “Carlo Meliciani è partito proprio da qui, da San Leo, per calcare le scene dei teatri principali del mondo.
A me che sono di San Leo, che abito da sempre nel territorio della circoscrizione Fiorentina, che cerco di contribuire alla sua vitalità nel corso dell’anno, fa un enorme piacere essere presente. È stato come tuffarsi, oltre che nella musica, in un gioco di ricordi”. Nelle sale della sua parrocchia, Carlo Meliciani ha visto un tributo di affetto sicuramente pari per intensità agli applausi che gli venivano tributati dal pubblico della Scala di Milano come del Coven Garden di Londra o del Medison Square Garden di New York, dopo un’esibizione accanto magari a Beniamino Gigli e Maria Callas.