La rotonda di Via Calamandrei avrà una nuova scultura monumentale: si tratta di un Dragone lungo circa 40 metri la cui colonna vertebrale è formata da 32 blocchi di travertino. L’opera è stata realizzata per un concorso bandito e finanziato dal Comune di Rapolano Terme insieme all’Istituto francese De La Pierre, dove ogni scalpellino ha lavorato su un pezzo della colonna vertebrale del Dragone. Il progetto è stato redatto dell’architetto aretino Riccardo Stolzuoli che, in accordo con il Comune di Rapolano Terme, ha ritenuto di donarlo a titolo gratuito all’Amministrazione Comunale di Arezzo, che ne ha individuato la collocazione nella rotonda.
Ognuno dei 32 pezzi del Dragone è stato realizzato da apprendisti scalpellini francesi des Compagnons du Devoir du tour de France che hanno potuto, nella loro parte di lavoro, esprimere in piena libertà il proprio estro e la propria fantasia con tratti, segni e raffigurazioni rappresentativi dei loro diversi stili.
“Sono impegnato da circa 11 anni, insieme ad alcuni preziosi collaboratori – dichiara l’architetto Riccardo Stolzuoli, Presidente della Scuola Europea Mestieri – nella realizzazione di progetti utili alla formazione professionale “senza frontiere” per tecnici di superfici architettoniche. Gli Enti locali sono sempre più interessati a progetti nuovi di città in grado di valorizzare il patrimonio storico-artistico che le contraddistingue. La sinergia tra la Scuola Europea Mestieri e Comune ad Arezzo ha già dato i suoi frutti: abbiamo lavorato con i nostri “cantieri scuola” gratuiti nelle ristrutturazioni della statua di Fossombroni, della Fontana di via Fontanella, degli stemmi della facciata del Palazzo Comunale ed altro ancora. E’ quindi per me una grande soddisfazione vedere che il Dragone realizzato dai giovani apprendisti che seguo da anni, sarà collocato in una parte importante della mia città”.
Soddisfazione che a nome dell’Amministrazione Comunale, esprime l’Assessore ai Lavori Pubblici Franco Dringoli: “ Questa iniziativa ha una duplice valenza positiva. In primo luogo mette a disposizione della città una scultura di alto livello alla cui realizzazione hanno lavorato giovani italiani e francesi. In secondo luogo ci conferma nella nostra valutazione di assegnare alle rotonde, sia quelle già esistenti che quelle future, una funzione legata non solo al traffico ma anche alla qualificazione complessiva della città di Arezzo”.
“Il Dragone – ricorda l’Assessore al verde pubblico Ilario Nocentini – è una felice coincidenza che ci consente di offrire ai cittadini una nuova opera che rimarrà stabilmente in quanto è stata donata all’Amministrazione comunale. Si tratta di un lavoro artistico significativo che a me piace molto ed inoltre conferma la validità della cooperazione in cui io ho sempre creduto”.
“Abbiano legato il nostro marchio – dichiara Maurizio Baldi, dirigente della Cna aretina, sponsor della rotonda – all’Amministrazione comunale attraverso alcuni interventi sulla rotonda. Il Dragone in travertino richiama il materiale già presente nella piazza della Maestà di Giannino e siamo soddisfatti di questa scelta”.