L?assessore allo sport, Francesco Macrì, ha voluto sottolineare l?importanza della giornata del ricordo in memoria dei martiri delle foibe.
?Una riflessione positiva la mia. Per dire quanto c?è di più positivo nell?Arezzo di questi anni. Lo spunto me lo offre il sentimento che la nostra città è capace di esprimere ogni qual volta occorre tenere viva la memoria del passato. Quel passato che deve essere ricordato allo scopo di capire e di condividere la storia. Le vicende che direttamente o indirettamente ci riguardano tutti e devono riguardare le nuove generazioni.
Lo sostengo pensando alla commemorazione della Giornata del Ricordo, istituita con la legge 92 del 30 marzo 2004 in memoria dei Martiri delle Foibe. Quella del 10 febbraio vuole rendere indelebile una pagina drammatica che ha riguardato, senza distinzione di appartenenza politica o di censo, tutte le Comunità dalmate e giuliane di lingua italiana. Giornata che oggi Arezzo torna a celebrare, essa è diventata nella nostra città una memoria condivisa al di là delle legittime appartenenze ideali e partitiche. E?un grande risultato.
Mi sento di affermarlo di metterlo in primo piano per sottolineare quanto la nostra comunità, i partiti e le forze sociali e culturali che la rappresentano, sappiano tenere vivo il ricordo, sia esso legato all?Olocausto degli Ebrei, sia esso legato alle vicende del confine orientale. Quelle vicende che sino al 1945 coinvolsero drammaticamente le popolazioni italiani residenti in Istria, connazionali colpiti alla fine della seconda guerra mondiale da una grande tragedia umana. Italiani che in alcuni casi trovarono poi nella nostra città una nuova dimora.
Come si sa Arezzo ha intitolato un luogo della città ai Martiri delle fosse allorché alla loro vicenda per troppi anni passata sotto silenzio è stata restituita la dignità che essa meritava grazie al Parlamento. Un Parlamento che con una maggioranza enorme e bipartisan, suggellata dalla visita alla Foiba di Basovizza a Trieste degli onorevoli Fini e Violante, approvò la legge istitutiva del 10 febbraio.
Arezzo è stata una delle prime città ad assumere iniziative conseguenti a quella importante decisione che compie il suo secondo anno con il rinnovarsi oggi della celebrazione della Giornata del Ricordo.
Trovo che in un momento in cui Arezzo è lanciata a ben altre sfide in un ambito economico sempre più competitivo, la nostra Comunità possa guardare con fiducia al proprio futuro di coesione proprio grazie alla sua capacità di ricordare, capire e condividere la memoria che conta e sulla quale le nuove generazioni possono costruire le fondamenta dei propri valori di vita.
E? con lo stato d?animo di chi intende ringraziare quanti ad Arezzo, politici e amministratori, uomini di cultura e cittadini, si sono prodigati e si prodigano per mantenere vivo il Ricordo del passato, che colgo l?occasione per rinnovare l?invito a continuare a tutelare e difendere il concetto della memoria condivisa. E? su di esso che si costruisce la pace e la coesione sociale?.
Articlolo scritto da: Comune di Arezzo