L’incontro tra il sottosegretario Giaretta e i rappresentanti di Federfarma, tenutosi ieri mattina al Ministero dello sviluppo economico non ha fatto altro che inasprire le tensioni. Infatti, il sottosegretario ha immediatamente comunicato ‘di non aver alcun mandato a trattare sulla questione nodale all’ordine del giorno dell’incontro odierno, cioè sulle modalità di vendita dei medicinali senza ricetta al di fuori della farmacia.
Secondo Federfarma le dichiarazioni rilasciate dal sottosegretario Giaretta al termine dell’incontro fanno capire perché non c’è spazio di trattativa: il vero obiettivo del decreto è, infatti, quello di permettere la creazione di vere e proprie farmacie all’interno di pochi ipermercati, modello IperCoop.
Questi ipermercati non vogliono condividere il nuovo business della vendita di farmaci con altri esercizi commerciali, quali supermercati di quartiere o autogrill autostradali che – se non fossero obbligati ad assumere uno staff di farmacisti che non si possono permettere – potrebbero facilitare realmente l’accesso ai medicinali di automedicazione, anche colmando così l’unica vera lacuna del servizio farmaceutico italiano, costituita dall’assenza di farmaci sulle autostrade.
Quindi Federfarma non può che confermare la chiusura delle farmacie fissata per mercoledì 26 luglio, visto che l’obiettivo del Governo è solo quello di sostenere i gruppi della grande distribuzione organizzata.
Sempre mercoledì 26 luglio è stato indetto un sit-in di protesta a Piazza Barberini a Roma, al quale seguirà un’Assemblea nazionale straordinaria per la programmazione di ulteriori iniziative contro il decreto Bersani.
Articlolo scritto da: Stefano Pezzola