L?assessore alle politiche sociali, Giuseppe Matteucci, ha replicato oggi alle dichiarazioni del capogruppo dei Ds, Donella Mattesini, riguardo al rischio di chiusura della Casa Pia.
?Informazioni errate, approssimative e demagogiche quelle espresse dalla consigliera dei Ds, Donella Mattesini, circa le rette pagate dal Comune all?Istituto Fossombroni (Pia Casa) e sulla politica di assistenza agli anziani dell?amministrazione.
Punto primo. Le rette. Il Comune di Arezzo da quest?anno ha attivato una convenzione con la Pia Casa per rette di 39,21 euro e non per 36 come afferma Mattesini. Una cifra superiore a quella destinata ad altri istituti. E questo ha valore dal primo gennaio 2005, per iniziativa autonoma del Comune e non certo su sollecitazione della consigliera Mattesini.
Punto secondo. I contributi. L?amministrazione inizialmente devolveva contributi solo alla Pia Casa in quanto unica Ipab. Con gli anni si sono aggiunti anche il Thevenin e l?Aliotti, e il Comune ha dovuto dividere in tre i fondi a disposizione, destinandoli non più solo al Fossombroni.
Punto terzo. La politica per gli anziani. Da anni l?amministrazione comunale, per evitare il più possibile che gli anziani autosufficienti lascino le loro abitazioni e continuino a vivere in un ambiente a loro qualitativamente più consono, ha predisposto una serie di servizi di assistenza domiciliare. Identico impegno viene portato avanti anche per i non autosufficienti, per i quali, assieme alla Asl, si lavora per incrementare l?assistenza domiciliare o per aumentare il numero di posti in residenze. Questa politica del Comune di aiuto agli anziani a restare nella loro casa può comportare una riduzione dell?utilizzo dei posti per autosufficienti, a vantaggio di anziani non autosufficienti, ma ciò non ha come conseguenza una riduzione delle entrate per la Casa Pia.
Punto quarto. La ristrutturazione dei locali vicino alla Pia Casa. E? qui che la polemica politica della consigliera Mattesini si svela in tutta la sua demagogia. Per ristrutturare gli immobili prospicienti a via Garibaldi e destinarli alla Pia Casa servirebbero risorse enormi: se il Comune desse retta alla provocazione della consigliera Mattesini, potrebbe forse ristrutturare l?edificio impegnando tutti i soldi destinati al sociale. Il risultato sarebbe quello di interrompere tutti i servizi erogati. Alla Mattesini vorrei ricordare che amministrare non vuol dire fare tutto quello che si desidererebbe, a prescindere dalle risorse a disposizione: amministrare vuol dire fare delle scelte di priorità. Se le precedenti amministrazioni l?avessero fatto, oggi ci troveremmo sicuramente in una situazione migliore?.
Articlolo scritto da: Comune di Arezzo