Il Comune di Arezzo si è schierato a fianco dell?Acte (Associazione delle Città Tessili Europee) nella ricerca di una regolamentazione dell?importazione dei prodotti tessili dalla Cina. L?assessore alle politiche comunitarie, Gianni Cantaloni, e l?assessore alle attività produttive, Paolo Ammirati, hanno espresso ?forte preoccupazione per l?anormale crescita del volume dei prodotti tessili importati dalla Cina dopo lo scadere dell?accordo mondiale che regolamentava il settore?.
Due settimane fa, in seguito alla revisione dell?accordo fra Unione Europea e Cina, sono state sbloccate le quote di import per alcuni capi d?abbigliamento cinesi (maglioni e pullover), il che comporterà un incremento del 50% di prodotti che arriveranno in Italia. ?La combinazione di importazioni record e prezzi bassi ? hanno sottolineato Cantaloni e Ammirati ? pone l?industria europea dell?abbigliamento di fronte ad una competizione impari con la Cina, acuita dal perdurare di concorrenza sleale negli scambi internazionali, di fenomeni come la contraffazione, la falsificazione, il dumping economico e sociale. Per mantenere il tessile europeo a livelli di eccellenza, servono politiche di sostegno e sviluppo da parte dell?Unione?.
Cantaloni e Ammirati hanno concluso: ?E? per questo che siamo a fianco dell?Acte nella richiesta di introduzione di un?etichetta obbligatoria che indichi il paese dove è avvenuta la fabbricazione del prodotto, nella lotta alla falsificazione, nell?armonizzazione delle barriere tariffarie. Inoltre, è indispensabile investire nell?innovazione tecnologica e organizzativa, elaborando un programma comunitario di sostegno per le regioni maggiormente svantaggiate, con l?utilizzo di risorse nazionali ed europee ad hoc. Il Comune di Arezzo farà fino in fondo la sua parte, svolgendo una costante opera di sensibilizzazione e ponendosi come punto di riferimento per istituzioni, associazioni di categoria e operatori del settore tessile?.
Articlolo scritto da: Comune di Arezzo