Dal momento che tutti i consiglieri comunali di Rifondazione Comunista sentono l?urgenza di manifestare sulla stampa locale il loro pensiero sulla conduzione dell?urbanistica in seno all?amministrazione comunale di Arezzo, ci sentiamo in dovere di sottoporre ai nostri concittadini una serie di considerazioni per amore di verità e per spirito di servizio nei confronti della città.
L?approvazione del Piano Strutturale, elemento vitale per un ordinato sviluppo urbanistico, avvenuta alla fine del 2003, ha visto protagonista l?assessore all?urbanistica che, pur insediato solo a gennaio di quell?anno, aveva adeguatamente sollecitato gli uffici preposti e aveva conseguito il risultato, non di poco conto, di portare, in un Consiglio molto meno avvelenato di quello attuale, una proposta di Piano Strutturale ideato da un grande architetto qual è Calthorpe, che aveva già ottenuto la conformità sia della Provincia che della Regione.
Con grande scorno dell?opposizione, la prima amministrazione Lucherini aveva centrato l?obbiettivo, tra i primi Comuni in Italia, di approvare il suo Piano Strutturale, essenziale punto di riferimento per lo sviluppo urbanistico di Arezzo nei prossimi decenni, la cui validità a livello nazionale è stata pienamente confermata dall?invito al sindaco di illustrarlo al convegno di Reggio Calabria l?11 novembre prossimo.
Possiamo capire come tutto questo sia visto come fumo negli occhi da chi ha assistito, impotente nel 1999, all?elezione democratica del sindaco Lucherini che, per 5 anni e molto ?democraticamente?, è stato definito dalla sinistra ?usurpatore?; un ?usurpatore? che è stato democraticamente rieletto nel 2004 nonostante il soccorso rosso dei neo ? comunisti, il cui contributo avrebbe dovuto essere risolutivo nell?elezione a sindaco della candidata Monica Bettoni, con il contorno di assessori che tutti possiamo facilmente immaginare.
Possiamo anche capire come la sinistra estrema abbia travasi di bile nel constatare che, nonostante la chiusura della Lebole e il brutale ridimensionamento degli organici dell?UNOAERRE, l?indice di disoccupazione cittadino sia stabilizzato entro limiti fisiologici, grazie ad una capacità imprenditoriale indubbia (Equestrian Centre, C.E.I.A., agriturismo, alberghi, bed and breakfast etc.) e all?azione di un?amministrazione che, da subito, ha cambiato volto alla città e creato le condizioni per un turismo culturale, convegnistico, congressuale, enogastronomico e naturalistico che può contribuire efficacemente ad una ripresa economica sufficiente a contrastare il declino di alcune attività produttive.
Comprendiamo anche il livore di chi assiste alla rinascita cittadina, al suo affermarsi in Italia e all?estero, all?arrivo di turisti (e di tour operators) sempre più numerosi, nonostante la pressoché totale assenza di contributi regionali, intermediati da una Provincia, la quale sembra privilegiare soltanto Cortona, quasi che Arezzo fosse città toscana soltanto quando si tratta di prelevare le tasse e si trovasse in Umbria quando si tratta di erogare contributi.
Tutto questo e altro ancora è stato realizzato, per quanto possa apparire incredibile agli occhi dei rifondatori, da un?amministrazione di centro?destra, magistralmente e saggiamente guidata da un sindaco visionario che, avendo messo a frutto il passato, sa pre?vedere il futuro della nostra città ed agire di conseguenza: per la mentalità dirigistica, pauperistica ed assistenzialistica dei comunisti nostrani tutto questo è inaccettabile, perché non rientra nella loro mentalità e nelle loro possibilità.
Tutte le reazioni, anche quelle scomposte, sono comprensibili agli occhi di un osservatore distaccato, ma quello che è incomprensibile, non condivisibile, ma anzi, censurabile, è il ricorso alla menzogna, anche quella più spudorata, per denigrare l?avversario politico (nella fattispecie un assessore fiduciario del sindaco) con l?obbiettivo ultimo di demolire l?immagine del sindaco stesso.
Nel caso dell?assessore Chianini i rifondatori nostrani hanno ripetutamente mentito, sapendo di mentire, ben conoscendo il ruolo da lui svolto in vista dell?approvazione del Piano Strutturale e nel sollecitare il Consiglio e la Commissione assetto del territorio ad un?attività più intensa che consentisse, dopo l?analisi delle relative osservazioni, di giungere all?approvazione del Piano in tempi ristretti.
Quanto al mancato arrivo di contributi statali per il contratto di quartiere di Pescaiola, dopo aver votato contro in Aula, oggi i soliti rifondatori accusano la persona sbagliata, ben sapendo che ad altri si dovrebbero rivolgere per chiederne conto; sul POR infine, egregi signori, la pratica è tuttora in corso ed è palesemente falso definirla decaduta: d?altra parte, da chi si è sempre opposto a qualunque iniziativa della maggioranza, dalle scale mobili in poi, senza avanzare alcuna proposta alternativa, non c?è da aspettarsi molto di più.
L?operato dell?assessore Chianini, sempre in sintonia con il sindaco e la giunta e nel rispetto delle leggi nazionali, regionali e dei regolamenti locali, ha consentito all?amministrazione di procedere speditamente, nella correttezza e nella legalità, almeno fino a quando la Commissione assetto del territorio, in cui sono presenti anche i rifondatori, ha fatto interamente il suo dovere; chiedere ai sodali dell?Unione di sfiduciare l?assessore, cosa riservata esclusivamente al sindaco, denota ancora una volta rozzezza politica e velleitarismo sterile, elementi che riteniamo non caratterizzare le altre componenti dell?opposizione.
I comunisti nostrani devono capire che il sindaco non tème le sciabolate, infarcite di palesi menzogne, menate da siffatta opposizione: ci vuole ben altro per incrinare il rapporto instaurato tra Lucherini e gli aretini, anche quelli che, pur votando a consigliere l?amico candidato da Rifondazione Comunista, hanno preferito Lucherini alla Bettoni, dimostrando come, almeno una parte di essi, è sì comunista, ma non autolesionista.
Per quanto riguarda il passato da ?rifondare?, non ci sono stati compagni che hanno sbagliato: è il comunismo in se stesso che è sbagliato, ?innaturale?, ed è per questo che la Storia, anche per mano di un grande Papa, lo ha sconfitto.
Arezzo con Lucherini
Articlolo scritto da: Comune di Arezzo