LA BROCCA ROTTA di Heinrich von Kleist
Prosegue la Stagione di Prosa 2003/2004 organizzata dal Comune di Arezzo ? Assessorato alla Cultura. Martedì 17 febbraio alle ore 21, con replica mercoledì 18 febbraio alle ore 21, al Teatro Petrarca, andrà in scena LA BROCCA ROTTA, di Heinrich von Kleist, per la regia di Cesare Lievi.
La vendita dei biglietti viene effettuata presso la sede del Servizio Informagiovani del Comune di Arezzo (Piazza Guido Monaco, 2, tel. 0575 377868), dalle ore 10 alle ore 19 di tutti i giorni feriali. La prevendita non comporta costo aggiuntivo sul biglietto.
Nei giorni di spettacolo la vendita è effettuata presso il botteghino del Teatro Petrarca dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20,45.
E? possibile anche l?acquisto telefonico dei biglietti con carta di credito al n° di tel. 055 264321 (il pagamento tramite carta di credito comporta un costo aggiuntivo del 10%).
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Servizio Attività Teatrali e Musicali del Comune di Arezzo, tel. 0575 377503-377505-377442.
Note artistiche dello spettacolo:
LA BROCCA ROTTA
di Heinrich von Kleist
traduzione e regia Cesare Lievi
con Marco Balbi, Gian Carlo Dettori, Sandra Toffolatti, Marco Balbi, Emanuele Carucci Viterbi, Leonardo de Colle, Piero Domenicaccio, Giuseppina Turra, Paola Di Meglio, Carlotta Viscovo
scene e costumi: Maurizio Balò
luci: Gigi Saccomandi
coproduzione: CTB Teatro Stabile di Brescia ? ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione
Rappresentata da Goethe a Weimar nel 1808, La brocca rotta (Der zerbrochen Krug) è una commedia che il drammaturgo tedesco Heinrich von Kleist scrisse nel 1806 ispirandosi ad un?incisione di Jean Jacques Le Veau (Le juge ou la cruche cassée del 1782).
Protagonista della vicenda, che si svolge in un tribunale delle Fiandre olandesi nel ?600, è Adam, giudice disonesto e un pò infingardo. Adam tenta una sfortunata visita notturna alla bella Eva la quale gli resiste; scoperto ma non riconosciuto da Ruprecht, il fidanzato di Eva, Adam le prende di santa ragione e nel tafferuglio finisce per rompere una brocca preziosa che è nella casa della ragazza. Ad essere accusato di aver spezzato la simbolica brocca della virtù di Eva è Ruprecht, che viene trascinato dalla madre di lei in giudizio proprio davanti al giudice corrotto, il quale però nella sua avventura notturna ha lasciato dietro di sé tanti indizi che alla fine consentono di smascherarlo.
Il lussurioso Adam è trasformato da accusatore in accusato e si difende inventando sempre nuove menzogne e sempre più assurde giustificazioni; in questo suo agire finisce per rappresentare la tragica condizione dell?uomo che è costretto a costruirsi continuamente una falsa coscienza per vivere nel mondo.
Il testo conferma la tendenza ?metafisica? delle opere di Kleist che trasformano in caricatura grottesca, dando consistenza all?intreccio a cui si aggiunge una lettura simbolica e filosofica dell?intricata vicenda: in ciascuno di noi si nasconde una natura potenzialmente criminale e sempre si troverà qualcuno pronto a salire sullo scranno di giudice e a condannare quella che è in fondo una parte di se stesso.
Il tema della giustizia fu una delle (tante) ossessioni di Heinrich von Kleist, morto suicida nel 1811, a soli 34 anni. Basta pensare al protagonista di un suo racconto, il mercante di cavalli Michele Kohlhaas che, frustrato nel suo maniacale desiderio di risarcimento, invoca senza esito: ?Ci sarà pure un giudice a Berlino!?.
?La brocca rotta? è un testo notturno, cosparso di buchi neri, impregnato di veleni tossici, dal momento che tutto, dai personaggi alla vicenda, non è come appare, in un gioco di doppie verità e depistaggi che sconcertano lo spettatore. Il quale si aspetta di assistere ad una farsa erotica a sfondo rurale e invece si trova dentro una sorta di vaudeville assurdo, dove le parole confondono più che chiarire, i gesti sono afasici rispetto alle intenzioni, e le agnizioni finali sbrogliano solo apparentemente la vicenda, lasciando aperti tutti gli interrogativi: non tanto su chi sia il colpevole ? che quello lo conosciamo sin dall?inizio ? ma sulla reale integrità morale degli altri personaggi.
Articlolo scritto da: Comune di Arezzo