Officine della Cultura e Statale Settantuno in
CANZONI DA TRE SOLDI
da L?opera da Tre Soldi di Bertolt Brecht – Kurt Weill
cantano
Stefano Ferri – Spinella Dell?Avanzato – Elena Goti – Barbara Peruzzi
suonano
Massimo Ferri: chitarra – voce
Luca Baldini: basso – tromba
Marco Mafucci: sax – clarinetto
Matteo Badii: tromba
Massimo Nasorri: batteria
Spinella Dell?Avanzato: flauto
adattamento dei testi e delle musiche: Stefano e Massimo Ferri
consulenza artistica: Andrea Biagiotti
luci: Damien Salis
suono: Guglielmo Ridolfo Galliano
Potrebbe bastare l?idea di suonare, cantare ed ascoltare una ventina di canzoni belle come quelle che sono contenute nell?OPERA DA TRE SOLDI di Brecht/Weill per giustificare l?impresa.
Successivamente si scopre la perfetta compenetrazione che unisce il testo alla musica di Weill, che pur nella sua complessità risulta presto cantabile, ma non per questo prevedibile o banale.
Poi, una volta adattato il testo alla lingua italiana, si riconosce l?intenzione ironica e polemica di Brecht.
I personaggi e gli eventi sono cantati nella loro brutalità e fuori da ogni psicologismo:
allo spettatore sono mostrati i desideri più bassi, mostrati e non suggeriti, in favore della conoscenza, che non dà certezze ma pone questioni, dubbi, problematiche.
Le vicende raccontate sono parossistiche ma alla fine realistiche: personaggi della malavita e affaristi, prostitute e poliziotti corrotti, pur se inventati nel 1928 risultano facilmente riconoscibili se si pone un po? di attenzione alle cronache di oggi.
Potrà sembrare azzardato ma con questo adattamento Massimo e Stefano Ferri, con il loro gruppo, la Statale Settantuno, opportunamente allargato ed arricchito con preziosi musicisti e cantanti, continuano a cimentarsi con storie "prese dal vero".
I collegamenti scenici tra un brano musicale e l?altro, in cui si raccontano le vicende che non sono contenute nelle canzoni, sono curati da Andrea Biagiotti e realizzati con l?aiuto di un gruppo di allievi della Libera Accademia del Teatro.
Teatro di Bucine – Venerdì 24 Aprile 2004 – ore 21.00
Info:
Diesis Teatrango 055 992730
Officine della Cultura 0575 27961
Tearto Popolare d'Arte 055 711319
Articlolo scritto da: Officine della Cultura